Stop ai cantieri per il caldo eccessivo, l’appello dei sindacati

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Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno chiesto alle istituzioni di prendere provvedimenti immediati

“Agire di anno in anno in un’ottica emergenziale espone a rischi la salute dei lavoratori senza trovare una soluzione”

LECCO – Stop ai cantieri per l’allerta caldo. L’appello arriva all’unanimità dai sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil che hanno rivolto ai Comuni, alla Provincia e alla Prefettura di Lecco (e a Regione Lombardia) “di assumere una presa di posizione ed adottare misure immediate per la sospensione delle attività nei cantieri edili nelle ore più calde della giornata”.

“Nei prossimi giorni – spiegano i sindacati – i bollettini meteo del Governo e dell’INAIL prevedono ondate di calore estreme anche nella provincia di Lecco, con alti rischi di infortuni e malesseri per i lavoratori, in particolare nel settore edile. Chiediamo ordinanze mirate e l’utilizzo dello strumento dell’integrazione salariale per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del caldo eccessivo, come previsto dal messaggio INPS n. 2736 del 26 luglio 2024″.

“Le istituzioni devono intervenire – dichiarano Annunziato Larosa, Ezio Micheletti e Veronica Versace – chiediamo ai Comuni, alla Provincia, alla Prefettura di Lecco e alla Regione Lombardia di assumere una presa di posizione ed adottare misure immediate per la sospensione delle attività nei cantieri edili nelle ore più calde della giornata, seguendo l’esempio delle ordinanze già emesse in molte altre Regioni e Comuni d’Italia.”

“Agire di anno in anno in un’ottica emergenziale espone a rischi la salute dei lavoratori senza trovare una soluzione” concludono i responsabili territoriali. “Le emergenze climatiche e l’organizzazione del lavoro in condizioni estreme richiedono un’attenzione costante e strutturata. Non possiamo affidarci esclusivamente alla Cassa integrazione. Per questo, come sindacato degli Edili, abbiamo già inserito questo tema nelle nostre piattaforme per il rinnovo dei Contratti Collettivi.”