A organizzare l’attività l’Istituto Maria Ausiliatrice in collaborazione con Confcommercio Lecco
Finora a vivere l’esperienza lavorativa tre ragazzi, attesi altri sei il prossimo anno: tutti si metteranno in gioco nei negozi della città
LECCO – Hanno sperimentato cosa significhi rapportarsi con una clientela che parla, comunica e si muove in un contesto differente dal loro, cercando di soddisfarne le esigenze, tre studenti finlandesi che per il periodo di novembre-dicembre hanno operato in alcuni negozi di Lecco, vivendo un’esperienza di alternanza scuola-lavoro originale, e indubbiamente arricchente sotto molti punti di vista. A volerla fortemente l’Istituto Maria Ausiliatrice, soprattutto la prof.ssa Laura Arrigoni che si è spesa in prima persona per cercare la collaborazione (accordata) di Confcommercio Lecco per mettere in piedi questo progetto.
Un’iniziativa che ha trovato terreno fertile recentemente, come spiega la stessa Arrigoni: “Due anni fa sono venuti in visita a Lecco, tramite dei nostri contatti, due professori finlandesi provenienti dal Consorzio Educativo Gradia, nella città di Jyväskylä. Come Maria Ausiliatrice infatti aderiamo a progetti di imprenditorialità quali Junior Achievement e, mediante questa rete, i due insegnanti sono venuti a conoscere la nostra scuola e le nostre proposte di imprenditorialità. Chiacchierando è nata l’idea di permettere ad alcuni loro studenti di compiere stage internazionali in Italia, attività che normalmente svolgono durante il quinto anno, con stage nei negozi d’Europa. Prima di questo momento non erano mai riusciti a organizzare simili esperienze in Italia perché non avevano a disposizione i contatti delle realtà commerciali”.
Laura è andata poi a parlare con Confcommercio Lecco e da lì è cominciato tutto. Lo scorso anno sono arrivati in via sperimentale tre ragazzi finlandesi, andati a lavorare al Maxi Sport di Merate. “Si è rivelata un’esperienza molto positiva, tanto che abbiamo deciso per l’anno corrente di far venire ben nove studenti nei negozi di Lecco, suddivisi in tre turni: uno si è appena svolto nei mesi di novembre-dicembre, gli altri saranno a febbraio-marzo e maggio-giugno”.
Alloggiato in appartamenti dove si autogestiscono (sono abituati a diventare indipendenti molto presto), i ragazzi hanno trascorso le loro giornate lavorando nelle attività lecchesi, ma hanno vissuto anche la scuola italiana, recandosi per due mattine a settimana alla Maria Ausiliatrice, a seguire le lezioni d’inglese. “Con i loro coetanei hanno potuto organizzare attività insieme, fare uscite, andare in giro”, racconta Arrigoni. Un’esperienza dunque che si è rivelata positiva per tutti: istituto, commercianti e studenti (sia finlandesi che italiani). “Ai ragazzi l’Italia è piaciuta tantissimo, così come è stata apprezzata l’accoglienza ricevuta – sempre la professoressa – anche i commercianti hanno dato un ottimo feedback, tanto che appunto riceveranno altri ragazzi. E anche noi, come Istituto, ci siamo trovati bene, riproporremo sicuramente l’attività”.
La provenienza da un paese culturalmente diverso come la Finlandia, spinge a chiedersi come sia stato per gli studenti lavorare in negozio e quali particolarità li abbiano colpiti maggiormente del modo in cui ci si rapporta con la clientela in Italia, avendo già avuto esperienze di stage nel loro paese. La risposta arriva sempre da Laura: “A piacergli è stata la familiarità, l’essere friendly: vedere il cliente entrare in negozio anche solo per fare una chiacchierata, senza comprare nulla, li ha stupiti. E’ una cosa a cui non sono abituati, questo tipo di socialità”. E il modo di vivere e creare relazioni in Italia è stato così apprezzato che una delle ragazze che ha preso parte all’esperienza si sta informando su come trasferirsi qui.
A conclusione del soggiorno dei primi tre studenti organizzato un pranzo per salutarli, con la presenza anche dei negozianti (a partecipare quest’anno Caseri Abbigliamento, Cooper Blondie, Canadian e Shape). Uno scambio che non terminerà qui e andrà oltre l’alternanza scuola-lavoro: “Anche noi, come Maria Ausiliatrice, siamo stati lo scorso anno in Finlandia per partecipare a un Innovation Camp internazionale. Possiamo dire che ci siamo quasi gemellati: è importante abituare i ragazzi ad approfittare di simili occasioni di apertura verso culture nuove”, chiude la prof.ssa Arrigoni.