La lettera dei tre sindaci lecchesi: “Siamo pronti a rivolgerci ad altre Ats fuori Regione per poter sottoporre i cittadini ai test sierologici e ai tamponi”
“A distanza di tre mesi dall’inizio dell’epidemia c’è una situazione di grave incertezza nei cittadini sintomatici”
PESCATE – “Non possiamo più tollerare che, a tre mesi di inizio della fase di emergenza epidemiologica, l’ATS Brianza ancora non dia tempi certi su quando i cittadini potranno fare i test sierologici e i tamponi. Dobbiamo dare risposte certe ai nostri cittadini sintomativi al Covid-19. Adesso la nostra pazienza é finita”.
I sindaci di Pescate, Garlate e Galbiate sono pronti a rivolgersi ad altre Ats fuori Regione per poter sottoporre i propri cittadini ai test sierologici e ai tamponi naso-faringei, persino ad incontrare il Ministro della Salute Roberto Speranza per avere tutte le risposte del caso.
Lo hanno scritto a chiare lettere in una missiva indirizzata ad Ats Brianza, Regione Lombardia, lo stesso Ministro della Salute e Prefettura di Lecco: “Se entro due settimane non avremo risposte certe sulla tempistica di somministrazione dei test sierologici con relativi tamponi ai nostri cittadini sintomatici o ex, posti in quarantena, che ne faranno richiesta, ci rivolgeremo ad altre Ats anche fuori da Regione Lombardia” hanno dichiarato i primi cittadini.
La lettera
“In relazione alla pesante emergenza pandemica ancora in atto, alle comunicazioni non esaurienti ai sindaci dell’ATS Brianza in ordine alla metodologia e priorità dei test sierologici e relativi tamponi naso-faringei, chiedendo ai sindaci di evitare “iniziative sparse e non coordinate da parte dei singoli comuni”, a distanza di oltre tre mesi dall’inizio della situazione epidemiologica, ancora non si conoscono le tempistiche relative all’effettuazione di tali test – si legge nella lettera firmata da Dante De Capitani (Pescate), Giuseppe Conti (Garlate) e Piergiovanni Montanelli (Galbiate) – la considerazione del fatto che da questa settimana centinaia di migliaia di cittadini della Regione Lombardia, pure quelli con caratteristiche di sintomatologia dal virus, son tornati a lavorare e a svolgere le loro funzioni sociali e produttive senza un controllo sanitario accertativo, denota gravi ritardi in ordine alla conduzione di questi test sierologici e relativi tamponi di accertamento diagnostico che, come sindaci di comuni della Regione Lombardia, non riteniamo di dover più accettare, né comprendere”.
A tre mesi dall’inizio della pandemia “ancora grave incertezza”
I sindaci proseguono: “Non riusciamo a capacitarci di quali possano essere i motivi – nessun funzionario o dirigente ATS o omologhi in regione Lombardia li ha mai esposti chiaramente – sul perché vi siano tanti e tali impedimenti ad effettuare tamponi naso-faringei ai cittadini sintomatici non ricoverati, nella regione Lombardia. Impedimenti che determinano, a distanza di tre mesi dall’inizio della curva pandemica, una situazione di grave incertezza nei cittadini sintomatici e la loro non celata consapevolezza di essere abbandonati a se stessi, nella situazione di poter essere incolpevolmente portatori del virus”.
I tamponi
“Vi chiediamo quindi di voler esporre con la massima chiarezza quali siano questi motivi ostativi alla mancanza di tamponi naso-faringei, pregandoVi di non insistere sul fatto di non avere sufficienti disponibilità di reagenti chimici o presidi medicali o tecnologici all’uopo o altre difficoltà di approvvigionamento, giacchè dopo mesi di pandemia come l’attuale, qualunque sostanza medicale, elemento chimico, reagente, o altro, in un distretto territoriale serio quale il nostro, si trova, si acquista, e nel caso si produce. Non possiamo tollerare oltre il fatto che i nostri cittadini anche debolmente sintomatici non possano effettuare ancora sotto l’egida dell’ATS di riferimento ne’ i test sierologici e ne’ tantomeno i tamponi, e che ex posti in quarantena abbiano ancora dubbi se essere positivi o meno al Covid-19 e vivano con l’angoscia di essere portatori di contagio nel pieno di questa fase emergenziale, per cui con la presente”.
I sindaci pronti a rivolgersi ad Ats fuori Regione
“Avvisiamo – hanno quindi dichiarato – che se entro due settimane non avremo risposte certe sulla tempistica di somministrazione dei test sierologici con relativi tamponi ai nostri cittadini sintomatici o ex posti in quarantena che ne faranno richiesta, è nostra intenzione visto che l’ATS locale non sarà apparsa nel frangente in grado di soddisfare le legittime istanze della cittadinanza, rivolgerci ad altre ATS anche al di fuori dei confini della Regione Lombardia, organizzando anche viaggi dedicati per ivi avere i servizi costituzionalmente dovuti.
…e ad incontrare il Ministro
“In successiva o contemporanea istanza e procedendo senza indugio, chiederemo di essere ricevuti personalmente dal Sig. Ministro della Salute per comprendere come si possano avere – pur con tutte le giustificazioni per l’eccezionalità dell’evento – tali problematiche in ambito sanitario in Italia e nella zona d’Italia più colpita dalla pandemia e quindi in quella che conseguentemente avrebbe dovuto attrezzarsi per essere la meglio efficiente ed organizzata, a distanza di mesi dall’inizio della fase epidemiologica” hanno concluso i sindaci.