Tumore ovarico: Ginecologia e Acto fanno squadra in aiuto delle pazienti

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Iniziativa all’ospedale di Lecco per la Giornata Mondiale del Tumore Ovarico

Sono 38 i casi trattati nel 2020 dalla ginecologia del Manzoni. ACTO festeggia un anno di vita de La casa delle Donne

LECCO – Una giornata dedicata alle donne affette da tumore ovarico: è quanto organizzato sabato, in occasione della Giornata Mondiale del Tumore Ovarico, dall’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Manzoni di Lecco con ACTO (Alleanza Contro il Tumore Ovarico) Lombardia, un’Associazione di pazienti che promuove informazione, prevenzione e sostegno alle pazienti colpite da tumori ginecologici.

Quest’anno la giornata coincide con il compimento di un anno di attività, dapprima in presenza e poi online, promosse in un progetto intitolato “La casa delle donne”.

In un anno così difficile, caratterizzato da un’emergenza sanitaria con un grosso impatto su tutti i settori della sanità, i malati oncologici hanno sperimentato la sensazione e il timore di non poter accedere in maniera efficace e sicura alla diagnosi e alle cure.

Nella realtà, le varie equipe di professionisti coinvolti in questo settore dell’ASST di Lecco si sono prodigati per garantire esami, interventi e terapie per i loro pazienti sin dall’inizio della pandemia.

Paolo Favini, Direttore Generale della Asst Lecco, Antonio Pellegrino, Direttore Unità Ginecologia e Ostetrica Asst di Lecco e Alessia Sironi, presidente ACTO

“Come per ogni tumore, compreso quello ovarico, per curare bene è necessario stringere delle solide alleanze tra i vari specialisti – spiega Paolo Favini, direttore Generale dell’ASST di Lecco – Tanto le pazienti in trattamento quanto quelle guarite, per un coinvolgimento a tutto tondo che si occupi di prevenzione, stili di vita, cure e i diversi aspetti della vita delle donne durante il trattamento e a trattamento ultimato. Questo è il motivo per cui teniamo così tanto alla collaborazione con ACTO Lombardia”.

“L’Ospedale di Lecco – spiega il primario di Ginecologia e Ostetricia, il dott Antonio Pellegrino – si è posizionato al terzo posto in Lombardia come numero di casi di tumore ovarico trattati nel 2018, dopo lo IEO e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, con la cura di 56 casi. Nel 2020, annus horribilis per tutti i trattamenti chirurgici a causa della pandemia, i casi di tumore ovarico trattati dalla Ginecologia di Lecco sono stati comunque 38. In Italia, Paese considerato ad alta incidenza, si sono registrati circa 5.200 casi di tumore ovarico nel 2018, una neoplasia relativamente rara se confrontata con quella della mammella”.

“Ne è colpita 1 donna su 82 contro 1 su 8 per la mammella – aggiunge Pellegrino –  Per la cura del tumore ovarico la chirurgia ha un ruolo determinante e può essere molto impegnativa, motivo per cui le pazienti devono essere riferite in centri che fanno un elevato numero di questi interventi e che, pertanto, dispongono di una equipe composta da diversi specialisti che collaborino alla riuscita dell’intervento stesso”.


Alessia Sironi, Presidente di ACTO Lombardia, spiega invece come è nata l’idea de ‘La casa delle donne’ avvenuta “nata nel 2020, proprio durante il primo lockdown, partendo da un’accurata valutazione di ciò di cui si ha più bisogno dopo una diagnosi di tumore ginecologico. Noi di ACTO Lombardia conosciamo bene le esigenze delle donne perché siamo tutte passate attraverso questa grave neoplasia, ecco perché sappiamo che è necessario garantire un supporto a 360 gradi: un sostegno che va dalla nutrizione alla bellezza, fino all’attività fisica e all’aiuto psicologico. È proprio questo che ci ha portato a volere fortemente un progetto che riuscisse a trasmettere più fiducia alle donne attraverso la cooperazione e l’alleanza tra medici e pazienti e che permettesse a tutti di fare squadra perché #alleatisivince”.