L’evento promosso dal Gruppo Aiuto Mesotelioma è stato un grande successo
Soddisfatta la presidente Manzoni: “Insieme si può fare tanto ed eventi come questo aiutano a sensibilizzare la cittadinanza”
LECCO – “Un grande evento collettivo per divulgare la cultura della sicurezza e della vita”. Questo l’obiettivo di ‘Prevenire è meglio che curare’, iniziativa voluta dal Gruppo Aiuto Mesotelioma in collaborazione con il Comune di Lecco e il Simul in occasione della Giornata Mondiale dedicata alle Vittime dell’Amianto che ricorre il 28 aprile.
L’evento si è svolto ieri sera, venerdì, presso Palazzo Paure: gremita la sala conferenze per ascoltare gli interventi di Cinzia Manzoni, presidente del GAM e figlia di Angelo, scomparso per un mesotelioma pleurico provocato dall’inalazione di fibre d’amianto, Carmen Cannistra, moglie di Angelo Di Napoli, schiacciato sotto il peso di un trasformatore di 5 tonnellate, e presidente dell’associazione a lui intitola e Ester Intini, mamma di Gabriele Di Guida, anch’egli morto sul lavoro a soli 25 anni, e presidente dell’associazione Gabry nel cuore. Le tre donne, moderate dalla giornalista Katia Sala, hanno raccontato la loro esperienza e la loro testimonianza, lanciando un unanime appello alla sensibilizzazione.
“Vedere così tante persone, molte delle quali rimaste in piedi per due ore, è stato emozionante e motivo di grande soddisfazione – il commento di Cinzia Manzoni – il motivo della serata era ‘prevenire è meglio che curare’. In molti, purtroppo, ancora oggi sottovalutano il rischio dell’amianto, il killer silenzioso che in Lombardia miete numerosissime vittime, eventi come questi servono a ricordare cosa si può e si deve fare per cercare di invertire la rotta”.
Manzoni ha rimarcato la necessità di avere una sorveglianza sanitaria e di sensibilizzare i cittadini a segnalare le situazioni di amianto deteriorato per procedere alla bonifica: “Faccio in primo luogo un appello diretto alle istituzioni competenti, perché ci aiutino ad incrementare la sorveglianza sanitaria che oggi è praticamente nulla per chi ha lavorato o lavora con l’amianto. Nel 2019 avevamo iniziato noi come Gruppo Aiuto Mesotelioma un percorso con gli ex lavoratori della Leuci, poi è arrivato il Covid e l’iter si è interrotto. Non è possibile che in un territorio come il nostro, a vocazione storicamente industriale, non esista la sorveglianza sanitaria su questo aspetto”
L’altro appello è invece rivolto ai cittadini: “Segnalate tramite esposti l’amianto deteriorato, anche delle tubazioni, è importante per consentire l’avvio delle pratiche per la rimozione e la bonifica” ha detto.
L’evento è stato arricchito dall’esposizione di alcune opere pittoriche del Maestro Carlo Maria Giudici e da intermezzi di musica classica eseguiti dalla violoncellista Maria Antonietta Puggioni. Inoltre si è tenuta la presentazione del romanzo “Le ragazze fantasma”, storia ambientata nel 1917 che ha per protagoniste alcune lavoratrici americane avvelenate dal radio utilizzato per dipingere i quadranti degli orologi, alla presenza della scrittrice Virginia Benenati. Presente anche la dottoressa Carolina Mensi, responsabile Renam (Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam) al Policlinico di Milano.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno collaborato all’evento e vi hanno partecipato, in particolare Anmil per il patrocinio e le associazioni Gabry nel cuore e Angelo di Napoli – ha concluso Manzoni – insieme possiamo fare tanto e lo abbiamo dimostrato”.
Domani, 28 aprile, Giornata delle vittime dell’amianto, il Gruppo Aiuto Mesotelioma si troverà in Piazza Manzoni presso il monumento dedicato per un momento di commemorazione e preghiera. L’appuntamento è alle ore 9.