L’annuncio alla serata conclusiva del centenario al Teatro De André di Mandello
“Il Comitato chiude, ma ciascuno può fare la propria parte per essere guzzista a Mandello e contribuire a realizzare l’evento del Motoraduno”
MANDELLO – “Dopo aver festeggiato il centenario e passata l’euforia, è tempo di voltare pagina. Quella del Comitato è stata un’esperienza bellissima: dal 2016, anno in cui si è costituita l’organizzazione, ma ancora prima, abbiamo provato a fare qualcosa per la Moto Guzzi e per Mandello, cercando di diventare un punto di riferimento fuori dalla fabbrica, dimostrando di poter fare qualcosa per il territorio”. Con queste parole il sindaco di Mandello e presidente del Comitato motoraduno internazionale Riccardo Fasoli ha ufficializzato lo scioglimento del gruppo che, negli ultimi anni, ha lavorato per la realizzazione del Motoraduno e, soprattutto, si era prefissato come obiettivo di organizzare in grande stile i festeggiamenti per i cent’anni dell’Aquila. Per darne l’annuncio, scelto il palcoscenico del Teatro De André di Mandello, in una serata dove a essere al centro è stato in tutto e per tutto l’universo Moto Guzzi, durante la quale passato, presente e futuro si sono ripetutamente incrociati e anche sovrapposti.
Emblema di un avvenire luminoso la V100 Mandello, ultima nata della Casa dell’Aquila dotata di motore raffreddato a liquido, posta sotto l’occhio dei riflettori, in tutti i sensi, per essere ammirata nelle peculiarità che la contraddistinguono, illustrate da Diego Arioli, responsabile marketing del prodotto di Moto Guzzi, alla presenza anche di Paolo Pezzini, responsabile Ufficio Stampa Prodotto e Sport di Gruppo Piaggio, e Bruno Scola. Proprio Pezzini rassicura, in vista dell’ormai imminente annuncio sulla mancata continuità del Comitato motoraduno internazionale, che fabbrica e museo in via Parodi, indipendentemente da quanto accadrà, resteranno aperti nel secondo week-end di settembre, senza saltare il consueto appuntamento con gli appassionati.
Il progetto di OndaRossa coi motori Guzzi
Segue un andamento futuristico, proprio come il suo nome, anche il progetto del Museo OndaRossa, presentato dalla realtà varesina che intende utilizzare i motori Moto Guzzi sulle auto a idrogeno, creando una vettura ecosostenibile. Fautori di questo obiettivo sono l’avv. PierAntonio Giussani, fondatore del museo in cui sono collocate auto uniche ma anche tanti altri oggetti e cimeli espressione della civiltà contadina e imprenditoriale italiana, il meccanico Denis Naletto e il designer Marco Quaranta.
“I motori Guzzi – è intervenuto Naletto – possiedono caratteristiche adeguate per questo progetto: semplicità e robustezza, tanto che un tempo venivano impiegati per qualsiasi cosa. Intendiamo dare vita, utilizzandoli, a una macchina ecosostenibile, in cui non vada persa la bellezza del motore termico: grazie all’idrogeno sarà ridotto l’impatto ambientale, senza però che il tradizionale rombo vada perso”.
Numeri sul Motoraduno del centenario e progetto della nuova fabbrica
Ritorno al presente con alcuni dati e considerazioni sul Motoraduno del centenario, che oltre a far segnare la presenza record di 60 mila partecipanti, ha visto entrare nelle casse del Comitato oltre 114 mila euro, 27.900 dei quali accumulati come ‘tesoretto’ con le rimanenze delle passate edizione, contro gli oltre 83 mila euro di spese. Ad avanzare all’incirca 31 mila euro che, come spiega l’ormai ex presidente del Comitato Fasoli, “stavamo pensando di investire per la pubblicazione di un volume che parli di tutti i motoraduni avvenuti, arricchito da testimonianze”.
Ripercorse anche tutte le tappe del Comitato, che negli anni ha dovuto affrontare l’abbandono di due realtà come Moto Guzzi Club Mandello e Moto Club Carlo Guzzi, oltre al GAL-Gruppo Amici di Luzzeno. E, in parte dietro a questi allontanamenti, sta anche la decisione di sciogliere il gruppo: “Non è corretto che due rappresentanti del territorio non siano più nel Comitato, anche perché abbiamo dimostrato che collaborando possiamo fare bene. Anche con Piaggio, per esempio, col tempo si è creata una bella sinergia. Con il Motoraduno del centenario poi, oltre a mandare a casa tante persone felici, abbiamo sostenuto le associazioni del territorio, contribuendo a far mettere loro un po’ di fieno in cascina in vista della bassa stagione”.
Curiosità l’ha suscitata soprattutto il progetto della nuova fabbrica Moto Guzzi, che da tempo sta tenendo banco e il cui andamento non è ancora chiaro con precisione. A cercare di rendere meno nebulose le idee il primo cittadino: “Si tratta di un bellissimo progetto, ma allo stesso tempo non facile perché bisogna far quadrare bene le carte. Inoltre investire 30 milioni di euro su Mandello è una grande scommessa: sicuramente l’azienda vuole puntare più sull’aspetto produttivo, lasciando però margine anche a una riqualificazione turistica”.
Adesso che il Comitato è ufficialmente sciolto, tutti si chiedono se il Motoraduno ci sarà ancora: “Il Comitato chiude, ma ciascuno può fare la propria parte per essere guzzista a Mandello e contribuire a realizzare l’evento. Tutti, in qualità di mandellesi, abbiamo la responsabilità di farlo, e penso che questo sia il lascito più importante del Comitato”.