La galleria ha una fragilità geologica importante perché è costruita su un corpo di frana
L’ingegnere Prisco (Anas) sui lavori di consolidamento: “Il tempo indicativo di efficacia dell’intervento si stima essere pari a circa 15 anni”
DERVIO – I lavori di consolidamento strutturale della galleria Monte Piazzo a Dervio garantiranno una sicurezza di circa 15 anni. A renderlo noto, durante un incontro pubblico dedicato proprio alla viabilità sulla SS36 e sulla Strada Regina avvenuto lo scorso 13 dicembre a Dubino, è stato il responsabile di Anas Lombardia, l’ingegnere Nicola Prisco. “La galleria – ha spiegato l’ingegnere – è collocata in un corpo di frana, ha dunque una fragilità geologica importante, un difetto strutturale che è fondamentalmente irrisolvibile”.
I lavori in galleria, volti proprio a metterla in sicurezza, erano iniziati lo scorso marzo, con la previsione di ultimarli entro l’inizio dell’importante appuntamento delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. 77 milioni il costo complessivo dell’intervento, di cui 55 milioni per il consolidamento delle strutture e 22 milioni per la realizzazione di nuovi impianti tecnologici.
“Le attività lavorative – ha spiegato Prisco – attualmente sono organizzate prevalentemente con la chiusura notturna della carreggiata direzione Milano (dalle ore 21 alle ore 5 del giorno successivo), ed inoltre al fine di garantire un regolare flusso veicolare durante le lavorazioni, le attività vengono eseguite in un solo fornice. Durante le ore diurne, e solo nei giorni feriali, è previsto un restringimento di carreggiata ad una corsia”.
Come precisato, gli interventi in corso di esecuzione consistono nel rinforzo delle strutture della galleria mediante conci prefabbricati in cemento armato o centine metalliche ed interventi di drenaggio, oltre al monitoraggio continuo delle strutture e la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione e ventilazione.
“Durante l’esecuzione dei lavori e successivamente all’ultimazione degli stessi è operante un complesso sistema di monitoraggio, grazie al quale sono tenute costantemente sotto controllo le condizioni della galleria – ha precisato l’ingegnere di Anas – in base alle valutazioni del progettista, il tempo indicativo di efficacia dell’intervento si stima essere pari a circa 15 anni o eventualmente, in base alle indicazioni che verranno dal suddetto sistema di monitoraggio, anche più lungo. Decorso il tempo di efficacia dell’intervento, presumibilmente sarà necessario valutare l’esecuzione di nuovi lavori” ha concluso.
Interrogazioni in Regione
Un tema, quello della viabilità lungo la SS36 e della galleria Monte Piazzo, approdato anche tra i banchi del consiglio regionale con diverse interrogazioni presentate, tra cui una del consigliere dem Gian Mario Fragomeli: “Ora si spendono milioni di euro per un intervento che durerà 15 anni al massimo. E poi? Quale sarà l’alternativa? Regione cos’ha in mente?”.
“Considerato che da quando è stato realizzato, nel 1974, il tunnel insiste su un cono di frana ed è proprio per questo che sono in corso i lavori di consolidamento strutturale da parte di Anas, che termineranno entro gennaio 2026, in tempo per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, le domande ci sorgono spontanee. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta scritta che mi spieghi che programmi ha Regione per questa infrastruttura importante per l’Alto Lago lecchese e per la provincia di Sondrio, al di là del periodo dei giochi”, aggiunge il dem.
“Nonostante il costante monitoraggio e gli interventi di consolidamento, infatti, proprio Anas ha riferito che al termine dei lavori la galleria avrà una vita massima di 15 anni. Preoccupante, visto che costituisce una direttrice essenziale per il traffico di persone e di merci e se non dovesse più essere percorribile, isolerebbe un intero territorio con gravi ripercussioni sul tessuto economico”, spiega Fragomeli.
“Ho chiesto, dunque, a Regione Lombardia se ha intenzione di commissionare ad Anas uno studio per ipotizzare alternative valide. E soprattutto se pensa di convocare un tavolo con tutti gli stakeholders coinvolti per ragionare sugli scenari futuri”, conclude il consigliere Pd.