Merate. La fiaccolata apre la festa per i 60 anni dell’oratorio con il grazie ai volontari storici

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Si è aperta ieri sera la quattro giorni per i primi 60 anni dell’oratorio del centro

Festa con il rito dei passaggi tra i ragazzi e premiazioni dei volontari storici

MERATE – Una cerimonia di ringraziamento a chi, in questi primi 60 anni di vita, ha dato tanto per l’oratorio, impreziosita dal momento importante, riservato ai più giovani, dal rito dei passaggi per celebrare il percorso di crescita delle nuove generazioni, dalle seconde elementari ai 18-19enni. Il tutto illuminato dalla fiaccolata, dall’oratorio femminile a quello maschile, che ha aperto l’incontro simbolizzando il percorso di luce, svolto dalla comunità.

E’ stata una serata di festa quella andata in scena ieri sera, giovedì, con il primo degli appuntamenti (stasera è atteso l’arrivo dell’arcivescovo monsignor Mario Delpini) in programma per festeggiare i 60 anni dell’oratorio del centro.

“Siamo qui per incontrarci e ringraziarci e la vostra presenza qui è già una forte testimonianza” ha esordito don Davide Serra, coadiutore dell’oratorio dando il benvenuto a tutte le persone che hanno raggiunto il cine teatro Manzoni dopo aver preso parte al corteo luminoso lungo la discesa dell’oratorio. “Non è un caso che abbiamo voluto iniziare questo incontro con una fiaccolata perché vogliamo ribadire di essere in cammino con la luce e la fede nel Signore. Chi cammina e vede davanti a sé una luce ha più fiducia”. Presenti anche il sindaco Mattia Salvioni e la sua vice Valeria Marinari insieme al prevosto don Mauro Malighetti.

Sul palco è poi salito Marco Gargantini nelle inediti veste di presentatore, affiancato da due ragazzi Ilaria e Giacomo. Sono stati proprio quest’ultimi a dare inizio alla cerimonia dei passaggi, voluta per simbolizzare, attraverso la consegna di un particolare dono, il “salto” in un nuovo gruppo.

E’ così toccato ai ragazzi del 2007 chiamare con sé quelli della leva successiva del 2008, dando loro una tazza, emblema della condivisione e della riflessione, dello scambio e del confronto che non deve mai mancare in momenti di grandi decisioni, nuovi impegni e responsabilità.

Gli adolescenti del 2009 – 2010 hanno invece consegnato un fischietto ai ragazzi del 2011: “Non siete più solo giocatori: da oggi, siete chiamati a essere arbitri di voi stessi ed esempio per chi è più piccolo” le parole scelte per sancire la solennità del momento.

I preadolescenti hanno, a loro volta, donato una bussola ai ragazzi di quinta elementare, con l’invito a osservare le persone più grandi e iniziare, al contempo, a essere protagonisti della propria vita e delle proprie scelte: “Siate curiosi, siate coraggiosi: siete voi a tenere la rotta”.

Spazio infine anche ai più piccoli di seconda elementare che quest’anno inizieranno il percorso del catechismo. A loro, i “compagni” più grandi di terza e quarta, hanno donato la sacca da viaggio per contenere, oltre al materiale della catechesi, quello che verrà raccolto lungo il cammino”.

La serata è poi proseguita con il momento del grazie ai “volti del servizio”, ovvero le persone che, in questi anni, spesso silenziosamente e lontano dai riflettori, hanno contribuito alle tante attività dell’oratorio sacrificando anche la propria famiglia e gli impegni personali.

Anna Maria Corbetta

Una targa è stata così tributata ad Anna Maria Corbetta per l’incessante lavoro di catechesi e per la presenza costante a molte celebrazioni.

Antonia e Felice Mandelli

Un impegno e una dedizione riconosciuti anche ad Antonia e Felice Mandelli, anime della cucina al Grest e ai campeggi; a Giorgio Magni, factotum al bar, all’oratorio e al caseggio e Gianna Ferrario, con l’inseperabile marito Giovanni Casati, scomparso qualche anno fa, “cuore vivo” dei campeggi dell’oratorio.

Giorgio Magni
Gianna Ferrario Casati

Un grande grazie è andato anche a Nuccia Cogliati e alla memoria del marito Silvio con un ricordo speciale per il prelibato risottino ai funghi e i tanti vestiti confezionati per le sfilate di Carnevale e i musical.

Nuccia Cogliati

Occhi rivolti al cielo anche per la targa riservata all’indementicato Beppe Colombo, scomparso poco fa, con la moglie Anna Spada a sua volta premiata per l’incessante lavoro in oratorio come catechista ed educatrice.

Anna Spada

Sul palco è poi salita Felicita Gargantini, a sua volta cuoca e sarta lasciando poi spazio al premio alla memoria per Luigia Albani, indimenticata volontaria tuttofare.

Felicita Gargantini
Targa in memoria di Luigia Albani

Non poteva mancare un premio all’Osgb, il gruppo sportivo dell’oratorio nato 40 anni fa per permettere ai ragazzi di praticare sport lasciando al centro della vita l’uomo e non il pallone. A ritirare la targa il presidentissimo Emilio Colombo.

Emilio Colombo

E, non è un caso, se poi sul palco sia salito Franco Arlati, educatore, esponente del gruppo missionario ma soprattutto presidente storico dell’Osgb.

Franco Arlati

Non poteva mancare un premio anche alla mitica suor Emanuela, vera e propria istituzione dell’oratorio, presente anche domenica alla festa, come ricordato con ironia da don Davide sottolineando il colpo vincente alla catapulta tale da provocare il tuffo in acqua del giovane coadiutore. Alla religiosa è andato il grazie dell’intera comunità per la gentilezza e il sorriso che accompagnano ogni suo gesto.

Suor Emanuela

La cerimonia è proseguita con i premi alla memoria di Leo, barista sempre attento e a Lorenzo Bosisio, conosciuto da tutti come il Rosso, responsabile del bar, cuoco ed economo fino alle dimissioni presentate pochi pochi mesi fa. Entrambe le targhe non sono state ritirate.

Daniela Sala Frigerio

Sul palco è infine salita Daniela Sala a cui è andata la targa condivisa con il marito Luigi Luis Frigerio ( impossibilitato ieri sera a prendere parte alla cerimonia) per l’impegno profuso una come catechista e l’altro factotum dell’Osgb.

La scena è stata poi rapita dal video finale realizzato amalgamando foto storiche a immagini più recenti prima di uscire sotto il portico per affidare a delle lanterne il compito di illuminare la notte augurando altri 60 anni così all’oratorio San Giovanni Bosco e San Filippo Neri.

GALLERIA FOTOGRAFICA