Merate premia i suoi benemeriti: consegnati gli Ambrogini

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La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi pomeriggio

Consegnati quattro benemerenze civiche e cinque encomi

MERATE – Quattro ambrogini e cinque encomi a cittadini, enti, aziende e associazioni che si sono distinti per le loro opere e il loro impegno in campo civico, sociale, assistenziale e culturale.
L’auditorium comunale Spezzaferri ha ospitato questo pomeriggio, giovedì 7 dicembre, in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche, conosciute anche come ambrogini.

Una tradizione, introdotta dal sindaco Luigi Zappa, giunta alla 57esima edizione, che ha richiamato a Palazzo Tettamanti autorità civili, militari e religiose che già questa mattina avevano preso parte alla messa solenne in chiesa prepositurale.

A presentare l’appuntamento il sindaco Massimo Panzeri che ha voluto ringraziare gli allievi della scuola di musica San Francesco, Alessandro Cozza che ha aperto “in musica” la cerimonia, e le compagne Matilde Oldani e Celeste Garavaglia che si sono poi avvicendate sul palco per altri due momenti musicali. Presenti in sala anche gli amici di Buzançais e Kappeln, città gemellate con Merate, nonché gli amici di Utska, futuro gemellaggio, che al termine dell’incontro si sono presentati ai meratesi.

Benemerenza alla memoria di Ennio Airoldi

Le figlie e la moglie di Ennio Airoldi con l’assessore Tamandi

Il primo ambrogino è stato consegnato alla moglie Laura Caglio e alle figlie di Ennio Airoldi, compianto presidente del Csi di Lecco, nonché volontario, scomparso prematuramente qualche mese fa. Visibilmente emozionato, l’assessore Fabio Tamandi ha letto il motto, riportato sulla pergamena di premiazione: “Nella sua persona si coniugano la passione per lo sport e l’impegno quotidiano nel volontariato. Ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile unitamente a un esempio per le nuove generazioni”.

Encomio al comitato Viale Verdi

Comitato Viale Verdi
Il comitato Viale Verdi

Dopodiché è stata la volta del primo encomio, attribuito al Comitato Viale Verdi. A consegnare il riconoscimento il vice sindaco Giuseppe Procopio che ha parlato di un “concreto esempio di cittadinanza attiva, capace di contribuire e collaborare in maniera propositiva alla riqualificazione urbanistica della principale arteria cittadina, attraverso numerosi momenti di aggregazione sociale”.
A ringraziare per l’attestato di stima e riconoscenza ricevuta il presidente Giuseppe Papaleo: “Abbiamo cercato di dare un’anima a una strada. L’encomio va a tutti i 150 cittadini che si sono messi insieme per trasformare un’asfaltatura in momento di aggregazione. Ci abbiamo messo la faccia e il cuore”.

Amalia Bonfanti e L’altra metà del cielo

Altra metà del cielo Merate Ambrogini
Amalia Bonfanti ha ritirato il premio insieme alle volontarie de L’altra metà del cielo

La seconda benemerenza civica è stata conferita ad Amalia Bonfanti, presidente dell’associazione L’altra metà del cielo – Telefono Donna Merate che ha voluto a fianco a sé sul palco tutte le volontarie del sodalizio che ha sede in via Sant’Ambrogio.
A premiarle l’assessore Franca Maggioni che ha dipinto Bonfanti come “una donna intelligente, umile e sempre disponibile, che ha saputo conciliare gli impegni familiari e lavorativi con l’impegno all’interno dell’associazione L’altra metà del cielo – Telefono Donna di Merate. Molto apprezzato ed amata dai suoi collaboratori, dalla donne che aiuta e dai loro figli e da coloro che a vario titolo hanno collaborato con lei e che la stimano per il suo impegno assiduo e costante, ma anche e soprattutto per la sua enorme umanità e disponibilità nei confronti delle donne vittime di violenza”.

Bonfanti ha voluto ribadire l’importanza della rete di sostegno grazie alla quale si possono realizzare iniziative e progetto e ha poi ricordato l’avvocato Anna Bianchi e Giusi Spezzaferri, due donne, purtroppo scomparse prematuramente, con cui l’associazione ha collaborato in maniera molto attiva, dando poi parola alla prima presidente Antonia Caccia che ha ringraziato di cuore tutte le volontarie per il percorso fatto in questi anni.

Encomio a Carrozzeria Ravasi, Animosi e Lorenz

Le famiglie Consonni, Animosi e Ravasi

Dal volontariato si è passati poi al tessuto economico con i tre encomi a tre aziende, a conduzione familiare, emblema della capacità imprenditoriale del territorio. A salire sul palco i titolari di Ravasi Carrozzeria, Animosi Illuminazione e Lorenz. Un bello spaccato della laboriosità tipicamente brianzola e della capacità di tramandare di padre in figlio, pur tra mille rimbrotti e rimproveri, rigorosamente in dialetto, la passione per il lavoro. Il premio è stato consegnato direttamente dal sindaco che ha evidenziato come le tre aziende ben simboleggiano lo spirito brianzolo di intraprendenza e attaccamento al lavoro.

Benemerenza a Francesco Frisia

Francesco Frisia
Francesco Frisia

Legatissimo a Merate, così come l’intera sua famiglia, l’ingegner Francesco Frisia, vincitore della terza benemerenza, persona “sensibile e generosa che, grazie a un’importante donazione, ha contribuito alla riqualificazione dell’edificio della Fondazione Clerici” ha rimarcato l’assessore alla Cultura Fiorenza Albani. “Sono sempre a disposizione per Merate” il messaggio che l’ingegnere, 92 anni, portati con classe, ha voluto rivolgere alla città, mostrandosi pronto a nuovi impegni e progetti.

Encomio Us Saints Pagnano

Matteo Mauri, presidente dell’Us Saints Pagnano

E’ toccata all’assessore allo Sport Alfredo Casaletto la consegna del quinto encomio, riservato all’Unione Sportiva Saints Pagnano, definita come una giovane e dinamica società sportiva che, in pochi anni, ha raggiunto categorie a livello nazionale, facendo conoscere il nome di Pagnano in tutta Italia. Soddisfatto ed emozionato il presidente Matteo Mauri che ha ringraziato tutti, in primis le mogli, per la sopportazione.

Benemerenza ad Angelo Dozio

Angelo Dozio con l’ex sindaco Mario Galli

L’ultima benemerenza è andata infine all’artista Angelo Dozio, la cui scultura Unione dei Popoli, installata a Brugarolo, è stata di recente illuminata per le festività natalizie. Famoso per la sua pittura, contraddistinta da segni precisi dipinti sulla tela, Dozio non ha esitato a tenere una breve dissertazione sull’arte, spiegando anche il perché del suo stile pittorico: “Non ha più senso raffigurare la natura. Quando guardo la linea dell’orizzonte, vedo il balcone dell’universo”.
Un viaggio nella profondità dell’uomo evidenziata anche dall’ex sindaco Mario Gallina, che 32 anni decise di posizionare la scultura di Dozio a Brugarolo: “Il messaggio della sua opera è ancora attuale. Angelo parla alla parte più profonda di tutti noi”.
A consegnare il premio il capogruppo Alessandro Vanotti.

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