L’appello del sindaco di Casatenovo a sostenere l’associazione Fabio Sassi dell’Hospice Il Nespolo
In Consiglio comunale a Casatenovo stanziati 5mila euro in più per il sodalizio che si occupa di dare dignità al fine vita
CASATENOVO – Una lettera aperta ai casatesi, in occasione della ricorrenza del 2 novembre, per chiedere di sostenere l’Hospice Il Nespolo di Airuno, struttura che affonda le radici, insieme alle unità di cure palliative domiciliari e al Difra di Merate, nelle intuizioni di grandi medici meratesi, come Marinari e Molinari, che tra gli anni ’80 e ’90 si sono battuti per l’importanza delle cure palliative e dell’assistenza dignitosa alla morte.
E’ quanto ha scritto Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo, cogliendo l’occasione fornita dalla ricorrenza del 2 novembre, giorno dei morti, per sottolineare il grande lavoro svolto dall’associazione Fabio Sassi, nata nel 1989 per dare sostegno all’équipe di medici e infermieri dell’Ospedale di Merate che si occupa di malati terminali e dal 2002, anno di costruzione, della gestione dell’hospice di Airuno.
Il Consiglio comunale di Casatenovo ha stanziato, di recente, 5mila euro in più per l’associazione presieduta da Daniele Lorenzet (QUI L’INTERVISTA PUBBLICATA ALCUNI MESI FA), sottolineando come decine di casatesi siano stati accolti, negli anni, nella struttura. Da qui l’invito a tutti, secondo le proprie disponibilità, a supportare l’associazione che ha come obiettivo principe quello di dare dignità al fine vita.
Ecco l’intervento
L’Hospice Il Nespolo di Airuno, l’unità Cure palliative domiciliari ed il DIFRA di Merate sono servizi di cui andare orgogliosi. La storia dell’Hospice, nato qui prima che altrove, affonda le radici nelle intuizioni di grandi medici meratesi che tra gli anni ’80 e ’90 hanno fatto capire a tanti, da qui, da Merate, l’importanza delle cure palliative, della gestione del dolore, dell’assistenza dignitosa alla morte. Ricordo, tra i tanti, il ruolo del Prof. Montanari e del dr. Marinari.L’Hospice Il Nespolo di Airuno, l’unità Cure palliative domiciliari ed il DIFRA di Merate sono servizi di cui andare orgogliosi. La storia dell’Hospice, nato qui prima che altrove, affonda le radici nelle intuizioni di grandi medici meratesi che tra gli anni ’80 e ’90 hanno fatto capire a tanti, da qui, da Merate, l’importanza delle cure palliative, della gestione del dolore, dell’assistenza dignitosa alla morte. Ricordo, tra i tanti, il ruolo del Prof. Montanari e del dr. Marinari.
L’Hospice si sostiene economicamente, per gran parte, grazie all’azione meritoria della Onlus Fabio Sassi, fatta di tanti volontari meratesi. È grazie all’azione della Fabio Sassi che si riesce a garantire la qualità di servizi così importanti.
Nelle scorse settimane, a valle di questi due anni dolorosi e faticosi anche per le strutture e i servizi che si occupano di malati terminali, il Consiglio Comunale di Casatenovo, pur nelle difficoltà del momento, ha aumentato di 5.000 euro il proprio contributo all’Associazione Fabio Sassi.
Sono decine i casatesi accolti nell’ Hospice negli anni. E tante le segnalazioni positive delle loro famiglie che lì trovano accoglienza qualificata ed un calore “familiare” in cui affrontare i momenti dolorosi del distacco.
L’immagine più potente e dolorosa che ha colpito il mondo, in questi due anni, è quella dei camion militari carichi di feretri a Bergamo. Oltre ad essere memoria (forse troppo labile) di quanto successo, oltre a dirci della irresponsabilità delle posizioni antivacciniste contro ogni evidenza, ci dice con forza quanto in una società evoluta sia importante aver cura delle persone nella fase terminale della loro vita, aver cura della vita anche quando non si può più salvarla, aver cura in sostanza anche della morte.
In occasione della ricorrenza del 2 novembre, in cui ricordiamo i nostri defunti, invito tutti i Casatesi, cittadini ed imprese, che ne hanno la possibilità, a sostenere economicamente la Fabio Sassi, con un contributo, piccolo o grande che sia.
Filippo Galbiati