Lettera congiunta dei sindaci di Imbersago, Robbiate, Brivio e Calco in merito all’allargamento della curva Moratti
I primi cittadini chiedono garanzie sullo stop ai mezzi pesanti e sono contrari ad un allargamento della strada in località Respiro
IMBERSAGO – Hanno preso carta e penna e hanno mandato una lettera in Provincia, indirizzata alla presidente Alessandra Hoffman e al consigliere con delega alla viabilità Mattia Micheli per rimarcare la propria posizione in merito all’allargamento del tratto di strada lungo la Sp 56, noto come curva Moratti.
I sindaci di Imbersago Fabio Vergani, Robbiate Daniele Villa, Brivio Federico Airoldi e Calco Stefano Motta hanno voluto ribadire, con una nota, la propria posizione condivisa in merito al progetto di consolidamento del ciglio e dell’allargamento curva via Moratti lungo la Sp n. 56 in Comune di Imbersago.
Lavori che la Provincia di Lecco ha programmato e anticipato in forma preliminare nel corso di due incontri, il primo lo scorso 29 settembre 2021 e l’ultimo il 4 febbraio 2022. Proprio in quest’ultimo incontro, tenuto con la modalità della videoconferenza, i sindaci di Imbersago e Robbiate avevano chiesto di ricevere da parte dei competenti uffici tutta la documentazione relativa al progetto, in modo da poter valutare l’impatto dell’opera non solo da un punto di vista viabilistico, ma anche e soprattutto paesaggistico, tenuto conto che la stessa ricade in un ambito tutelato dal Parco Adda Nord. “Per poter dare un giudizio complessivo su tale opera, bisogna tenere presenti tutti gli aspetti ad essa collegati, senza ignorare le forti criticità che permangono”.
I quattro sindaci chiedono inoltre garanzie in merito al mantenimento dell’ordinanza in vigore dal 2011, che ha sancito in forma stabile l’interdizione al traffico dei veicoli “lunghi” (autoarticolati, autosnodati e autotreni) sulla Sp 56 nel tratto della cosiddetta Curva Moratti a Imbersago, nei due sensi, rispettivamente a partire dalla rotonda situata all’incrocio con via dei Tigli a Robbiate e dalla rotonda di via Adda a Imbersago. Richiesta rafforzata anche dal timore che la Sp 56 possa registrare un aumento notevole di traffico qualora venisse costruito un nuovo viadotto stradale a Paderno.
“Se l’allargamento della curva in oggetto dovesse rappresentare il preludio a una revoca di tale provvedimento, le nostre Amministrazioni manifesterebbero fin d’ora la più ferma contrarietà in proposito, tenuto anche conto delle ricadute negative nei territori di Calco (Arlate) e Brivio”.
Per i primi cittadini, infatti, il previsto allargamento della curva fino a 7 metri non andrà a risolvere tutti i problemi legati alla sicurezza visto che la curva resterà comunque cieca. Non solo: “Una carreggiata più larga in un tratto in discesa come la direttrice sud-nord potrebbe comportare un aggravamento della situazione legata agli eccessi di velocità e ai conseguenti rischi di incidenti”.
Non solo. Lo sguardo si allarga alla vicina località Respiro: “Chiediamo alla Provincia che in futuro eviti possibili allargamenti del tratto Sp 56 in località “Respiro”, nel territorio comunale di Robbiate: un aumento del calibro della strada in quel punto non farebbe che aumentare la velocità dei veicoli in transito, con immediati successivi pericoli nei due tratti di salita-discesa immediatamente successivi e comporterebbe oltretutto un inaccettabile sacrificio di altri tigli secolari in banchina, tenendo anche conto che il già previsto rifacimento del ciglio di valle di via Moratti a Imbersago e allargamento comporterà purtroppo il taglio e rimozione di ben 14 tigli secolari oggi presenti a lato del tratto di strada in oggetto: si tratta oltretutto di piante che risultano tutelate a livello paesaggistico”.
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