Faccia a faccia a Cascina Butto tra presidente, Gev e associazioni ciclistiche
“Massima disponibilità a collaborare anche con l’allestimento di info point nel Parco e con la manutenzione dei sentieri”
MONTEVECCHIA – L’obiettivo, condiviso, è quello di arrivare a una fruizione più consapevole e rispettosa dell’ambiente, da parte di tutti. E’ l’auspicio con cui si è chiuso l’incontro convocato mercoledì scorso, 21 luglio, a Cascina Butto per ragionare in merito alla revisione del Regolamento della Fruizione del Parco del Curone.
Il presidente Marco Molgora ha ribadito come l’intenzione del Parco sia quella di arrivare all’individuazione di alcuni percorsi da riservare in via esclusiva agli appassionati delle due ruote in modo da evitare problemi di “convivenza” con altri utenti dell’oasi verde della Brianza.
La riunione ha visto partecipe, oltre che al coordinatore delle Guardie Ecologiche Volontarie Giovanni Zardoni, i rappresentanti di Torrevilla Bike di Monticello Brianza,Team Biciaio ASD di Merate,Team Alba Orobia Bike di Robbiate, ASD Lissone MTB, Easy Ride ASD di Biassono, A.S. Montevecchia, Bike Action Team Galgiana e Marathonbike di Casatenovo.
“Il faccia a faccia è stato molto sereno e costruttivo – puntualizza Molgora, chiarendo che la necessità di un confronto de visu sia nata da entrambi le parti al fine di arrivare a una fruizione del parco che renda tutti gli attori coinvolti più attenti e responsabili – . E’ sotto l’occhio di tutti che nell’ultimo periodo sia cambiata la fruizione ciclistica del Parco, molto presente soprattutto nei fine settimana e con una sempre maggiore presenza di e-bike”.
Un particolare che era emerso anche nell’ultima riunione della comunità del Parco, segnalando anche i problemi causati lungo il sentiero dal sempre crescente utilizzo delle bici elettriche. “I referenti delle associazioni ciclistiche presenti hanno ribadito la loro continua azione educativa ed informativa nei confronti dei loro soci e simpatizzanti rispetto ad un corretto approccio alla fruizione delle aree più sensibili del Parco. Non solo, ma si sono dimostrati disponibili a organizzare dei punti informativi lungo i sentieri per spiegare le regole di fruizione, ricordando che stiamo parlando di un parco naturale che ha come primo obiettivo la tutela dell’habitat della fauna e della flora che lo compongono”. L’idea è infatti quella di sviluppare una ulteriore forte azione di educazione, così da poter raggiungere anche i singoli praticanti non legati alle organizzazioni.
Un’attenzione che dovrà essere messa in pratica, in un’ottica di reciprocità, anche dagli altri fruitori dell’oasi verde, a partire dai pedoni, cavalli, cani al guinzaglio, costruendo una rete che ponga come interesse primario una fruizione in sicurezza e condivisa di un bene comune.
Oltre a offrire la disponibilità per realizzare degli info point, le associazioni ciclistiche si sono dichiarate anche pronte a collaborare per la manutenzione dei sentieri ammalorati proprio a causa del continuo passaggio di bici.
“Sono soddisfatto perché da entrambe le parti è emersa la volontà di collaborare per migliorare la fruizione del parco senza antagonismi” conclude Molgora, precisando che sono previsti nuovi incontri dopo la pausa estiva al fine di valutare quali percorsi sono più o meno adatti ad un transito in piena sicurezza delle biciclette e quali potrebbero essere consigliati ai ciclisti.