CALCO – Dopo l’esposto, la raccolta firme e la mozione in consiglio, è arrivata anche l’ordinanza. Nuovo capitolo dell’ormai nota vicenda della viabilità ai curvoni di Sport, recentemente modificata dalla Provincia di Lecco con il divieto di svolta a sinistra sia in via San Giorgio che in via Saint Germain Laprade.
Ieri, lunedì 29 aprile, il sindaco Stefano Motta ha firmato un’ordinanza per intimare la Provincia a modificare la viabilità vigente istituita con l’ordinanza del 16 aprile 2019, prevedendo la realizzazione di una corsia di accelerazione nello spazio esistente attualmente destinato a isola zebrata al fine di consentire ai veicolo in uscita da Boffalora di immettersi in sicurezza sulla Sr 342 e proseguire poi dritto. La questione è stata affrontata anche ieri sera in consiglio comunale, dove è apparsa sempre più chiara la divergenza tra Comune e Provincia su questa vicenda.
Presenti anche diversi cittadini residenti nelle località interessate. Il sindaco Stefano Motta ha ricapitolato la situazione, parlando dell’accordo di programma in cui a fine gennaio era stato trovato un accordo con la Provincia per la messa in sicurezza dei curvoni di Sport. In quell’occasione si era parlato della possibilità di creare una canalizzazione tra le corsie al fine di mantenere la svolta a sinistra in via San Giorgio impedendo però il sorpasso delle auto in curva. L’accordo, raggiunto sostanzialmente a voce, è rimasto solo sulla carta.
E si è poi arrivati, complice il susseguirsi di incidenti, tra cui uno mortale, il 16 marzo scorso, alla decisione brusca della Provincia di eliminare la svolta a sinistra nel tratto di Sr 342 compreso tra la rotonda dei Partigiani a Beverate e quella di Largo Pomeo. Una decisione drastica che in Comune non è stata accolta con favore: “E’ una soluzione che non tiene conto dei diritti di accesso di tutti i residenti” ha ribadito ieri Motta, giunto poi a firmare l’ordinanza contro la Provincia.
Il primo cittadino ha chiarito: “Mi è costato molto a livello istituzionale arrivare a tanto, ma purtroppo in tutte queste settimane non ho ricevuto risposta né formale né informale. Ma non potevo restare fermo lasciando i residenti di Boffalora intrappolati. Non potevo lasciarli costretti a scendere in retro per immettersi su via Nazionale senza commettere un’infrazione al codice della strada”.
Un incontro dal Prefetto
Forte della relazione del comando della Polizia locale, dell’esposto presentato da un cittadino a nome dei residenti, della raccolta firme promossa dai cittadini e della segnalazione giunta anche dalla società che gestisce la raccolta dei rifiuti, Motta ha firmato ieri pomeriggio l’ordinanza contingibile e urgente che finirà anche sul tavolo del Prefetto. “Spero di poter essere presto ricevuto da lui insieme alla provincia e a un delegato per ogni nostro gruppo consigliare in modo da poter esporre la situazione invivibile che stiamo vivendo”. La posizione di Motta è chiara: la viabilità al curvone di Sport va sistemata e messa in sicurezza, ma tenendo conto dei diritti e degli accessi di tutti.
Mozione votata con l’astensione di Sala
Per questo nella mozione, votata poi con l’astensione solo di Giancarlo Sala, si chiede di intervenire a questi svincoli in tre step differenti, puntando per il medio e lungo periodo alla realizzazione di una rotonda o di una bretella per rendere finalmente l’incrocio sicuro.
Di certo, per Motta e la stragrande maggioranza dei consiglieri, la situazione attuale non è sostenibile. Dal 17 aprile i residenti in località Boffalora sono imprigionati, ma anche i tanti abitanti in via Saint Germain Laprade si sono visti la quotidianeità stravolta da un’ordinanza. Lo sa bene Giuseppe Magni, ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, intervenuto ieri sera nel dibattito: “La realizzazione di una rotonda allo Sport era già prevista nel 2004/2005 alla fine del mio mandato di sindaco. Mi ricordo che la Provincia l’aveva inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Non so poi dove sia finito questo progetto e perché sia stato accantonato”.
Allargare via San Giorgio
Il collega di minoranza Alberto Pozzoni ha chiesto invece se non fosse possibile allargare via San Giorgio (di Brivio) al posto di realizzare una nuova bretella. “Conosco bene quella strada perché per 10 anni come sindaco di Brivio ho dovuto affrontare i problemi legati al fatto che, essendo sempre in ombra, d’inverno gela sempre – ha risposto Motta -. Vi assicuro poi che i costi per l’allargamento della via si equivalgono di fatto a quelli per la realizzazione della nuova bretella che andrebbe a riprendere il tracciato di un sentiero già esistente”.
La posizione di Giancarlo Sala
Sala ha invece precisato: “Ci saremmo aspettati di partecipare almeno alla stesura di questa mozione. Siamo solidali con gli abitanti di Boffalora, ma il problema esiste da anni e sono passate diverse amministrazioni comunali senza fare niente. Questo è un problema serio, ma ce ne sono anche altri in paese che meritano una riflessione”.