Costi lievitati per la struttura che dovrà mandare definitivamente in pensione il tendone
Il 3 luglio l’assemblea pubblica di presentazione del progetto
CALCO – “E’ un’opera attesa da anni, chiesa dalle associazioni stanche di dover montare e smontare la struttura ogni volta. E’ stato un percorso molto lungo, ma permetteteci una certa soddisfazione di essere arrivati in fondo”. Il sindaco Stefano Motta si è espresso con queste parole, settimana scorsa in Consiglio comunale, quando è stato portato in discussione l’accensione del mutuo trentennale con la Cassa dei depositi e prestiti necessario per finanziare buona parte del costo, pari a 566mila euro, di realizzazione dell’area polifunzionale nel parco di via San Vigilio, sotto la chiesa parrocchiale.
Un intervento, di cui si parla da tempo, che verrà presentato alla cittadinanza in un’assemblea pubblica, convocata per il 3 luglio alle 20.45 in sala consiliare.
In Consiglio Motta ha solo anticipato le tante difficoltà incontrate durante il percorso di realizzazione del progetto: “La Sovrintendenza ci ha massacrato, riscontrato una serie di criticità, legate sostanzialmente all’impatto della struttura, ai materiali di realizzazione e alla vicinanza con il cimitero, che abbiamo dovuto via via risolvere”.
Ostacoli che hanno comportato un incremento notevoli dei costi di realizzati, ora arrivati a superare la cifra del mezzo milione di euro.
Un particolare, quest’ultimo, su cui la minoranza ha posto l’accento con forza, votando contro l’accensione del mutuo. La consigliera Marianna Comotti si è detta contraria ad autorizzare un mutuo “a scatola chiusa” senza sapere le condizioni del finanziamento. “Quell’area inoltre necessita di molti interventi a partire dalle fognature e dai bagni”.
Le ha fatto eco Giacomo Bonfanti che ha ricordato come i costi sarebbero dovuti essere coperti quasi per intero dagli oneri di urbanizzazione della Growermetal, rimarcando l’incremento notevole delle cifre a bilancio. Infine il collega Tiziano Sala ha spostato l’attenzione sull’utilizzo della struttura, confinato nel periodo primaverile estivo, evidenziando il pericolo che nei mesi di inattività possa diventare facile covo di vandali.

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