Sono stati 40 i ragazzi della scuola media di Casatenovo che hanno preso parte alle lezioni con lo scultore Fumagalli
Con il progetto “L’anima della robinia” hanno imparato a dare nuova vita alle radici morte della pianta trasformandole in opere artistiche
CASATENOVO – Metti un artista, lo scultore Antonio Alberico Fumagalli, ben lieto di condividere il proprio talento. Aggiungi una scuola, l’istituto comprensivo di Casatenovo, capace di non lasciarsi sfuggire l’occasione. Il risultato sono quaranta studenti che sono diventati protagonisti attivi del progetto “L’anima della robinia”, percorso extracurriculare riservato agli alunni del primo e del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Grazie all’attenta guida di Fumagalli, scultore originario di Valaperta che dell’intaglio delle radici di robinia ha saputo farne un’arte, gli studenti sono stati guidati in un percorso di creazione artistica che li ha visti appassionati e partecipi.
Suddivisi in due gruppi da venti, con frequenza nel primo e nel secondo semestre, gli studenti hanno svolto il laboratorio il giovedì pomeriggio all’aperto nel cortile della scuola, riuscendo a lavorare, con le dovute prescrizioni Covid, in gruppi eterogenei e diversi rispetto alla classe.
“E’ stato un modo anche per godere di una maggiore socialità in un momento in cui le restrizioni dovute al virus non permettevano molte libertà” ha sottolineato anche il dirigente scolastico Ettore Melchionna, felice di rimarcare anche la grande creatività e l’entusiasmo mostrato dai ragazzi di fronte a una proposta che ha permesso loro di cimentarsi anche con le proprie abilità manuali, dando spazio a un linguaggio espressivo diverso.
“E’ stata sicuramente una scommessa vinta, tanto che il prossimo anno vogliamo riproporre il laboratorio aprendolo anche agli studenti di terza media intenzionati a proseguire gli studi in scuole superiori di orientamento artistico”.
Ieri mattina, sabato, i ragazzi che hanno partecipato al progetto “L’anima della robinia” hanno ricevuto un attestato di partecipazione. Presenti anche la professoressa Cristina Petringa, referente di educazione artistica, il professor Luigi Capraro, responsabile della scuola secondaria di primo grado e l’assessore all’Istruzione Gaetano Caldirola.