Conflitto israelo-palestinese: al Greppi l’incontro con il giornalista Duccio Facchini

Tempo di lettura: 3 minuti
Il dirigente scolastico Dario Maria Crippa, il giornalista Duccio Facchini e la professoressa Chiara Castelletti (Foto di Greta Fumagalli)

Mercoledì a Villa Greppi l’incontro con il giornalista Duccio Facchini

MONTICELLO BRIANZA – Riceviamo e pubblichiamo l’articolo scritto dalla studentessa Alice Berardi, alunna della classe 4^EA dell’Istituto Greppi di Monticello Brianza, in merito all’incontro tenuto dal giornalista Duccio Facchini a scuola in merito al conflitto israelo-palestinese.

Il testo è corredato dalle fotografie scattate Greta Fumagalli, studentessa della classe 3^LC.

Mercoledì 8 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto Greppi, si è tenuto l’incontro degli
studenti del Triennio con il giornalista e direttore di Altreconomia Duccio Facchini.
Scopo dell’evento, organizzato dai docenti del Gruppo Gaza della scuola, è stato
quello di affrontare la questione del conflitto israelo-palestinese, cercando di
chiarirne l’evoluzione e di incoraggiare un dialogo con gli alunni.
Tramite un’esposizione chiara e analitica di dati numerici, Facchini ha dipinto un
quadro della situazione attuale a Gaza. Il risultato è tanto critico quanto agghiacciante: migliaia di morti e feriti, infrastrutture distrutte e un popolo schiacciato
dalla carestia.

Ma come si è arrivati fino a questo punto?

Il relatore ha provato a rispondere a questa domanda ripercorrendo la storia recente
del territorio palestinese: dalla Nakba del 1948 all’attacco del 7 ottobre 2023, una
serie di violenze e oppressioni ha avuto luogo in quel lembo di terra, culminando nel
genocidio le cui immagini ci travolgono quotidianamente.

Duccio Facchini

Inoltre, il nostro ospite ci ha spinto a riflettere sulla responsabilità del nostro Paese in
questo sterminio. Raccontando il caso di Francesca Albanese, relatrice speciale
delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, e di come sia stata messa a
tacere quando ha provato a denunciare il ruolo dei privati in quella che è stata
definita “economia del genocidio”, Facchini ci ha ricordato che l’Italia sta purtroppo
giocando un ruolo importante nel supportare la politica aggressiva di Israele.
L’oppressione del popolo palestinese si erge sull’omertà dei Paesi occidentali e sulla
complicità delle loro aziende. E finché rimarremo in silenzio, resteremo complici.

L’aula magna del Greppi gremita di studenti

In Italia e in tutto il mondo, però, qualcosa si sta muovendo e il dissenso sta
emergendo: le manifestazioni e le proteste per porre fine al genocidio ne sono un
chiaro segnale.
Stiamo vivendo un periodo mutevole, di scontri e incontri politici che ci lasciano
spesso senza capire a fondo cosa stia succedendo nel mondo in cui viviamo, ed è
proprio per questo che è stato organizzato questo incontro.
Soltanto informandosi si può agire in maniera consapevole e, da ora in poi, si spera
che più persone decidano di far sentire la propria voce in supporto di tutte le vittime
che non hanno questa possibilità.