L’azienda lecchese investirà 650mila euro per riqualificare l’area dell’ex Rdb
Prevista la realizzazione di due capannoni, “mitigati” dal verde. Lo “schema” approvato dal Parco
LOMAGNA – Oltre 650mila euro di opere per mitigare e ridurre l’impatto ambientale. Una superficie impermeabilizzata (ovvero piazzali più edifici) che si riduce, passando dagli attuali 40mila a 24.897 metri quadri. E anche una volumetria ridotta da 93mila metri cubi a 73mila. Sono questi i dati salienti snocciolati ieri sera, martedì, in consiglio comunale dal sindaco Stefano Fumagalli in merito al progetto relativo all’insediamento di un deposito Fiocchi Munizioni nell’area ex Rdb in via Giotto a Lomagna. Un intervento fermo ancora ai box, in attesa degli ultimi via libera autorizzativi che ha sollevato, è proprio il caso di dirlo, una polveriera di polemiche ancora prima di essere iniziato.
Il comitato “No alle munizioni nel Parco del Curone”
Diverse associazioni del Lecchese hanno infatti costituito il comitato No alle munizioni nel Parco del Curone, criticando, innanzitutto per ragioni etiche, questo nuovo insediamento produttivo. Per i promotori della raccolta firme, che hanno anche indetto una conferenza stampa per questo pomeriggio alle 18 a Casatenovo, l’arrivo del deposito di munizioni della Fiocchi non sarebbe per nulla opportuno in un’area inserita nel Parco del Curone. Da qui la richiesta a sindaco e presidente del Parco di bloccare l’insediamento. L’area su cui però l’azienda lecchese specializzata nella produzione di proiettili e bossoli è, e resterà, produttiva. Così è previsto nel Pgt del Comune e anche nel piano di coordinamento territoriale del Parco.
L’interpellanza in Consiglio Comunale
Rispondendo a un’interpellanza presentata dal capogruppo di minoranza Mauro Sala, il sindaco ha spiegato lo status quo. Tutto è nato da una richiesta di autorizzazione paesaggistica, protocollata in Comune il 16 maggio 2018 da parte dell’immobiliare Sernovella, riconducibile alla Fiocchi Munizioni. Il documento è stato trasmesso al Parco del Curone che ha poi espresso parere favorevole. E’ del 13 giugno invece il deposito, sempre in Municipio, dello schema di convenzione tra Parco, Comune e Immobiliare Sernovella relativa all’intervento in via Giotto. Lo schema, approvato dal Parco nella seduta del 5 novembre 2018, prevede una sostanziale riqualificazione ambientale di tutto il comparto dove era operativa, fino a qualche anno fa, la ditta Rdb, specializzata nella produzione di prefabbricati per l’industria edile. L’immobiliare ha anche acquistato la parte davanti alla ditta, di proprietà di un’altra azienda, la Passoni, cha ha a sua volta cessato l’attività.
Lo schema di convenzione approvato a novembre 2018
L’intenzione dei vertici della ditta lecchese, capitanata da Stefano Fiocchi, è quella di realizzare due capannoni dove verranno depositate le munizioni. Uno, di 6.6773 mq sarà destinato al deposito di cartucce, bossoli innescati e inneschi per armi di piccolo calibro e alla sede di uffici. L’altro di 4.255 metri quadri è destinato invece a magazzino di materiali inerti e agli spogliatoi. “L’accesso al comparto avverrà da via Giotto – ha puntualizzato il sindaco – E’ previsto il transito di un massimo di 6 camion al giorno in direzione Sud, il che vuol dire da e verso la tangenziale”. La superficie impermeabilizzata (piazzali più edifici) utilizzata sarà di 24.897mila metri quadri contro i 40.231 mq del maxi capannone della Rdb.
Diverse opere ambientali previste
La Fiocchi Munizioni si impegnerà, in base allo schema di convenzione approvato, a realizzare diverse opere di riqualificazione ambientale delle aree intorno al futuro insediamento produttivo. Sono infatti previsti e dovranno essere realizzati anche interventi di sistemazione dell’argine del torrente Molgoretta, della fascia ripariale e zone di rinaturalizzazione con rimboschimenti ed aree umide. Verranno posizionate della nuove recinzioni e riqualificati i sentieri che si snodano nel Parco. In particolar modo verrà realizzato un uovo percorso pedonale lungo l’argine del torrente Molgoretta. Previsti, inoltre, la demolizione dei piazzali e del fabbricato ex Passoni, con la rimozione del materiale depositato e dei rifiuti abbandonati dalle precedenti proprietà. Tra questi anche una porzione in eternit che dovrà essere bonificata. I nuovi capannoni verranno costruiti tin modo da essere correttamente inseriti nel paesaggio per forma, materiali, finiture e cromatismi.
Le tempistiche
Fumagalli ha illustrato anche le tempistiche. Si parla di un anno e mezzo per la demolizione di quasi tutto l’esistente e di ulteriori 6 mesi per i lavori di riqualificazione del verde. Prima di partire con i lavori l’impresa Sernovella dovrà presentare in Municipio la pratica edilizia. “Attualmente nell’area sono al lavoro per effettuare dei lavori di pulizia” ha concluso Fumagalli rispondendo a una domanda di Sala che si è dichiarato parzialmente soddisfatto per le risposte avute alla sua interpellanza. “Questi due capannoni mi sembrano però due stalle” ha aggiunto il capogruppo di minoranza. “Mi chiedo se rispettano tutti i requisiti di sicurezza legati a un’attività di questo tipo”. Secca la risposta del sindaco: “Le prescrizioni autorizzative per aziende di questo tipo spettano direttamente al Ministero. So che la bozza è attualmente al vaglio a Roma”.