Assemblea pubblica il 26 marzo sul futuro del Mandic organizzata dal sindacato Usb Pi
Disguido con l’Asst sulla sede: la sala riunioni del Mandic non è più disponibile, ora si cerca un’altra location
MERATE – Si torna a parlare del futuro del Mandic. Un tema caldo e spinoso, capace di generare opinioni, visioni e prese di posizione diametralmente opposte. L’appuntamento è per martedì prossimo, 26 marzo, con la nuova iniziativa messa in campo dal sindacato Usb PI. L’incontro vuole fare il punto sulla situazione in cui versa il presidio di via Cerri, ponendo l’accento in particolare modo sul destino di alcuni reparti. Secondo gli organizzatori, così come già ribadito durante il presidio che si era tenuto alcune settimane fa davanti all’ingresso dell’ospedale, le normative regionali metterebbero fortemente a rischio la sopravvivenza di alcuni reparti, come il Pronto Soccorso, l’ostetricia e la pediatria.
E per questo motivo, assolutamente non soddisfatti delle risposte verbali fornite dal direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini ai sindaci del territorio, i sindacalisti vogliono tornare a discutere della questione, invitando al tavolo del confronto sindaci, rappresentanti politici e non da ultimo gli stessi vertici dell’azienda ospedaliera.
L’assemblea in cerca di sede
L’assemblea, originariamente prevista nella sala riunioni del Mandic, è ora in cerca… di sede. La location originariamente prevista e già indicata nei volantini diffusi e affissi anche fuori dall’ospedale, non è più disponibile. La direzione sanitaria ha parlato di disguido nell’aver pensato, in un primo momento, che si trattasse di un’assemblea sindacale. “Trattandosi invece di assemblea aperta ai cittadini, con invito a forze politiche e sociali, amministratori, associazioni, la stessa non rientra nelle fattispecie previste dalle norme, e pertanto non può essere autorizzata, in linea con la prassi aziendale”.
“L’ospedale è di tutti”
Un rifiuto, quello messo nero su bianco dall’Asst di Lecco, che Scorzelli non può accettare: “La mia comunicazione scritta è stata anticipata da un colloquio verbale in cui precisavo che si sarebbe trattato di un’assemblea civica e non di una sindacale. Siamo convinti che l’ospedale sia dei cittadini e quindi possa loro offrire spazio per comprendere appieno il futuro del Presidio di Merate. Riteniamo che un’assemblea aperta ai cittadini rientra nelle fattispecie previste dalle norme e nelle prassi aziendali”. Confermata, ad ogni modo, l’assemblea per il 26 marzo anche se ora bisognerà capire dove svolgerla.
Futuro del Mandic: tema caldo anche in consiglio comunale
Un tema, quello del futuro dell’ospedale, decisamente caldo, su cui si scontrano diverse opinioni, visioni e prospettive. Solo qualche settimana fa era stato discusso anche in consiglio comunale grazie alla mozione presentata da Sei Merate. I consiglieri di minoranza chiedevano al sindaco Andrea Massironi di convocare un consiglio comunale aperto alla presenza del direttore generale Paolo Favini. La mozione era stata respinta e sostituita con un emendamento della maggioranza. Il testo emendato prevede che sia il sindaco ad aggiornare, entro il 30 settembre, sullo “stato di salute” del presidio cittadino.