Quattro Comuni, il Politecnico e la casa dei Ragazzi insieme nella sfida di recuperare l’ex sedime ferroviario tra Cernusco e Airuno
L’obiettivo è guardare a una nuova forma di fruizione di territorio, capace di coinvolgere anche progetti inclusivi
OLGIATE MOLGORA – E’ un sogno che affonda le radici nel 2016 e che, di anno in anno, si è rafforzato, non solo allargandosi a tutti i comuni circostanti, ma “arruolando” ora partner di pregio come la Casa dei ragazzi e il Politecnico di Milano. Presentazione ieri, venerdì, in sala consiliare a Olgiate, Comune capofila dell’intervento, della candidatura del progetto “Greenway dei due Parchi. Vivere il territorio” ai bandi emblematici di fondazione Cariplo.
“Sappiamo che ci sono una decina di progetti in concorso e che verranno messi a disposizione, complessivamente, 8 milioni di euro (5 milioni la Fondazione e 3 milioni la Regione)” ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Matteo Fratangeli, in prima fila in questi 5 anni di mandato per trasformare il sogno in realtà. Dopo la partecipazione infruttuosa al bando europeo, ora la speranza è quella di poter iniziare finalmente a trasformare l’ex sedime ferroviario, lasciato libero a seguito dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria tra Carnate e Calolzio, in Greenway lunga 7,5 chilometri capace non solo di recuperare a nuova vita il vecchio tracciato dei binari del treno, ma anche di creare nuove vie di interconnessione per la mobilità dolce tra il Parco del Curone e il Parco Adda Nord.
“Ci crediamo molto e sappiamo che il nostro progetto ha una bella quotazione perché offre un nuovo modo di fruire questo territorio permettendo di raggiungere le bellezze del nostro territorio e i suoi siti storici e naturalistici comodamente in treno e in bici” ha ribadito Fratangeli, raccogliendo anche i ringraziamenti del suo sindaco, Giovanni Battista Bernocco.
Quattro i Comuni direttamente interessati e cofinanziatori del progetto, (perché il tracciato della Greenway li coinvolge direttamente), ovvero Merate, Brivio, Olgiate e Airuno con Santa Maria Hoè, Cernusco e Montevecchia a fare da sostenitori, così come il Parco di Montevecchia e Parco Adda Nord insieme a diverse associazioni del territorio. ( federazione coordinamento handicap lecco, ANFFAS Lecco, Legambiente Lecco, WWF Lecco, Gente di Pianezzo, Associazione Volontari Antincendi Boschivi Olgiate Molgora, Associazione Monte Brianza, Cai Olgiate Calco e Anci nazionale).
Ma il progetto non è “solo” una semplice riconversione di un sedime ferroviario in pista ciclabile. Lo ha spiegato bene Elena Rolandi, presidente della Fondazione Iama Casa dei ragazzi, ente coinvolto come partner in una sfida in cui l’ecosostenibilità si declina anche con l’inclusività. Del resto, la sede è proprio a Porchera, con alle spalle il vecchio tracciato ferroviario e la Casa dei ragazzi si era già mossa, in passato, per ottenere un contributo per riqualificare un casotto abbandonato nella zona dei Ronchi che diventerà ora punto ristoro. “Quella a cui abbiamo aderito è una formula di partneriato nuova che ci trova felici e entusiasti di partecipare perché l’obiettivo comune di tutti i partecipanti a questo progetto è il benessere delle persone. Ed è per questo che ci siamo messi in gioco, con il contributo di professionalità e risorse, per fare in modo che questa nuova opera possa contribuire a far star bene le persone”.
Ha posto lo sguardo avanti anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Merate Andrea Robbiani: “Non basta realizzare l’infrastruttura in sé, ma bisogna riuscire a costruire un’offerta turistica intorno alla greenway. E questo significa, oltre a potenziare l’offerta alberghiera, anche adoperarsi per la narrazione dei luoghi”. Un concetto, quello dello story telling, ripreso anche dal professor Davide Crippa, del Politecnico di Milano, che ha sottolineato come il Covid abbia proposto in maniera urgente e non più procrastinabile una riflessione sul tema ambientale. “Dobbiamo pensare nell’ottica di un progetto sostenibile e inclusivo, capace di diventare un driver turistico per tutta la cittadinanza. Ben vengano quindi progetti che contemplino l’ippoterapia e l’onoterapia e tali da poter diventare un driver turistico e un’occasione per tutta la cittadinanza”. Tra le suggestioni, raccontate nel progetto, il giardino sensoriale, la fattoria narrativa e il casotto presente lungo il percorso che diventa un punto ristoro.
Obiettivi ribaditi da Paola Palmierini, progettista insieme a Enrica Ranci, della Casa dei Ragazzi, che ha sottolineato come la Greenway dovrà diventare un asse per valorizzare il turismo attraverso quattro strategie, ovvero realizzare connessioni, direzionare gli sguardi, progettare il confine e costruire un racconto.
Il progetto prevede un costo complessivo di 3.050.000 euro, di cui 2.264.597 euro richiesti a Fondazione Cariplo. Il resto verrebbe cofinanziato rispettivamente dai Comuni di Olgiate 375.568 euro, Merate 17.970 euro, Brivio (50.000 euro), Airuno (57.700), Politecnico di Milano (18.750 euro) e Casa dei Ragazzi (265.365 euro).
Tra le spese vanno registrati anche i 297mila euro per l’acquisto dei terreni dell’ex sedime ferroviario, di proprietà di Rfi.
La risposta sulla vittoria al bando dovrebbe arriverà nei primi mesi del 2022.
Soddisfatti di prendere parte a questa sfida si sono mostrati anche il sindaco di Airuno Alessandro Milani, presente insieme al suo assessore Claudio Rossi, che ha auspicato che la “squadra creata non venga dispersa”, Stefano Guarneroli, consigliere di Brivio e Marco Molgora, presidente del Parco del Curone.
Presenti all’incontro anche Alvaro Pelà, vice sindaco di Cernusco , Franco Orsenigo presidente associazione monte Brianza, Roberto Gilardi in rappresentanza di associazioni volontari Antincendi Boschivi di Olgiate Molgora e Luigi Esposito consigliere parco Adda nord. In collegamento Giulio Senes università degli studi di Milano dipartimento, Franco Carminati sindaco Montevecchia e Lello Bonelli presidente WWF Lecco.