L’arcivescovo ha presieduto la commemorazione per il 60esimo della morte di Papa Giovanni XXIII
Bagnasco: “La memoria del papa ci accompagna in questo santuario, un luogo che era a lui molto caro”
IMBERSAGO – Celebrazione solenne al Santuario della Madonna del Bosco, domenica, alla presenza del cardinale Angelo Bagnasco: l’occasione è la commemorazione del 60° della morte di Papa Giovanni XXIII, presieduta nel pomeriggio da Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova e già presidente della CEI.
Il cardinale ha fatto prima visita alla camera del beato Cardinale Schuster e si è poi diretto in processione, accompagnato dai sacerdoti del Decanato e dal rettore del santuario padre Giulio Binaghi.
Al suo arrivo al santuario è stato accolto dai sindaci Massimo Panzeri di Merate e Fabio Vergani di Imbersago quest’ultimo che ha preso brevemente la parola per ringraziare l’alto prelato per la presenza a Imbersago.
“Diamo il benvenuto e un caro saluto al cardinale Bagnasco che ci fa dono della sua presenza e parola – è intervenuto Padre Giulio – L’augurio è che ci insegni a essere nella società operatori di giustizia e di pace”.
Nella sua omelia, Bagnasco a rivolto “un saluto affettuoso e un abbraccio ai padri oblati che custodiscono questo santuario. Oggi ho la grazia di unirmi a voi in questo luogo dalla storia lunga secoli. La memoria di Papa Giovanni XXIII ci accompagna all’incontro con la Madonna del bosco, un santuario a lui carissimo. La sua memoria ci fa bene, parla al cuore e incoraggia la nostra fede. Tanto più è il bisogno di fiducia e speranza e tanto più il mondo moderno sembra indifferente, C’è bisogno di guardare in alto alla bellezza divina”.
Ricordando poi l’apparizione della madonna ai tre pastorelli, Bagnasco ha evidenziato: “i semplici guardano e vedono. Questo luogo affonda radici in una storia lontana e commovente, che ha visto protagonisti alcuni fanciulli con il senso del divino: la Madonna si rileva a chi ha apertura di cuore e fa trovare un piccolo riccio di castagna fuori dalla stagione naturale. Quanto bisogno abbiamo di sentire risuonare queste parole, il linguaggio speciale di una madre che ci invita a essere umili”.
“I pastori guardano e vedono – ha aggiunto il cardinale – Non sempre l’uomo ha questa capacità di guardare e vedere al di là dell’apparenza e della superficie. Sono convinto che, nonostante questa stanca Europa e questo Occidente, viviamo in un tempo di grazia e possiamo prepararci ad una nuova fioritura. I semi ci sono. I piccoli pastorelli non si scoraggiano e silenziosi guardano in alto. Anche il deserto, anche quello spirituale, fiorisce”.
Bagnasco ha poi concluso l’omelia con l’invito a “ripartire dallo sguardo di Maria che non ci lascia mai soli, come una mamma con i propri figli”.
Anche lunedì, il cardinale sarà di nuovo presente al Santuario Madonna del Bosco, tenendo una conferenza dedicata all’enciclica “Mater et Magistra”, alla figura e al pontificato di Giovanni XXIII