Sopralluogo dell’amministratore delegato di RFI al cantiere del ponte sull’Adda
L’annuncio: “I lavori procedono, anticipiamo di un mese l’apertura”
PADERNO – Dopo mesi di disagi, la viabilità al confine tra le province di Lecco e Bergamo potrebbe presto tornare alla normalità e prima di quanto previsto: la buona notizia è arrivata oggi, giovedì 5 settembre, nel corso del sopralluogo al Ponte San Michele dove continuano i lavori di messa in sicurezza della storica infrastruttura tra i comuni di Paderno e Calusco.
“Ci sono le condizioni per anticipare di un mese la riapertura del traffico stradale. La nuova data stabilita è quella dell’8 novembre” ha fatto sapere, intervenendo con i giornalisti, l’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile.
“Il lavori procedono, abbiamo iniziato in sordina – ha spiegato Gentile – L’intervento è complesso e il progetto esecutivo è accompagnato da un progetto di dettaglio, affinché vengano sostituite in modo chirurgico le attuali aste del ponte”.
Un’operazione non senza difficoltà: “Era necessario verificare quanti ponteggi si potevano montare, perché, con il vento, avrebbero potuto mettere a rischio la stabilità del ponte. Superate le difficoltà iniziali, il lavoro ha preso il suo verso e sta procedendo”.
L’ingegner Mino Francesco Carera, direttore tecnico dell’impresa Notari, ha guidato il sopralluogo in cantiere. Presenti l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio e il collega di Calusco Michele Pellegrini.
Camminando nel “ventre” del ponte, dove fino al 14 settembre dello scorso transitavano le carrozze della linea Lecco – Bergamo, è stato possibile rendersi conto ancora una volta del gioiello architettonico e ingegneristico rappresentato dal ponte San Michele, costruito tra il 1887 e il 1889. E capire, una volta ancora di più, la complessità e la meticolosità di un intervento in corso di svolgimento a più di 80 metri di altezza dal suolo.
“E’ un cantiere bellissimo, che continua a darci emozioni” ha raccontato Carara, camminando lungo l’arcata del viadotto. “Come se ti chiedessero di sistemare San Pietro o la Tour Eifell”. 190mila le ore di lavoro in cantiere dall’inizio dei lavori a oggi, con fino a 40 persone presenti in cantiere contemporaneamente tra tecnici e operai. A questi vanno aggiunti i 25 ingegneri e geometri addetti alla progettazione, al coordinamento e alla direzione dei lavori.
Per lavorare e permettere la riapertura il più velocemente possibile del ponte sono stati utilizzati innovativi sistemi di ponteggi sospesi, permettendo così di lavorare con agilità a 85 metri di altezza.
ECCO ALCUNE FOTO DEL SOPRALLUOGO DI OGGI