La luce della pace di Betlemme è arrivata a Merate con “La luce che r-esiste”

Tempo di lettura: 2 minuti

La pioggia non ha rovinato l’iniziativa proposta per illuminare la città

Due cortei si sono radunati in Municipio dove il gruppo scout ha portato la luce della pace di Betlemme

MERATE – La pioggia non ha fermato “La luce che r-esiste”, manifestazione promossa ieri sera, martedì, dalle comunità di Merate, Sartirana, Pagnano, Sabbioncello, Novate e dall’ospedale San Leopoldo Mandic per portare una luce di speranza in giro per la città.

Due distinti cortei si sono formati alle 20.30 davanti alla chiesa prepositurale di Sant’Ambrogio e all’ingresso del Collegio Villoresi per raggiungere a piedi, illuminati dalle luci delle lanterne, il palazzo municipale.

Spostata nell’atrio del Comune (al posto che sul piazzale) per via della pioggia, l’iniziativa ha visto alcuni esponenti delle diverse comunità promotori leggere alcuni messaggi di speranza e condivisione, volti a ribadire la potenza della luce che nasce dai cuori e scende dall’alto.

“Non serve un miracolo, basta una scelta” hanno ribadito, a più riprese, per sottolineare la facoltà di ciascuno di essere testimone e portatore di speranza con i propri gesti quotidiani, con le proprie mani che ne cercano altre in un abbraccio di condivisione.

L’accensione del cero del Comune con la luce di Betlemme

E’ toccato poi a una rappresentante del gruppo Scout Agesci di Cernusco chiudere il giro di interventi mostrando la piccola fiamma, accesa a Betlemme, arrivata, di mano in mano, fino a Merate.

Il diacono Davide Canepa e padre Pedro dei frati di Sabbioncello

“E’ importante per noi essere qui con le comunità del territorio e con questa piccola fiamma, che rappresenta la luce della pace e che ci invita a fermarci un attimo e a impegnarci per farla brillare più intensamente”.

Don Mauro Malighetti

Al termine anche il prevosto don Mauro Malighetti ha voluto portare i suoi saluti augurandosi che questa luce possa brillare e illuminare anche la notte.