Il Brianteo si rinnova con nuove tecnologie e interventi strategici
“Lo sdoppiamento delle reti di adduzione ha reso possibile una gestione energetica più efficiente”
BRIANZA – La principale infrastruttura idrica della provincia di Lecco è l’Acquedotto Intercomunale Brianteo, che con i suoi oltre 130 chilometri di estensione rifornisce 64 comuni e più di 365 mila abitanti, raggiungendo anche le province di Como e Monza e Brianza.
Il sistema ha origine dall’impianto di potabilizzazione di Valmadrera, che capta l’acqua del Lario a 32 metri di profondità e la rende potabile con una portata variabile tra 500 e 1.100 litri al secondo, a seconda del periodo dell’anno.

Tra il 2021 e il 2024, Lario Reti Holding ha realizzato significativi interventi di potenziamento del “Brianteo”, investendo circa 11 milioni di euro, di cui 7,2 milioni coperti da un contributo a fondo perduto erogato da Arera.
“Questo importante investimento ha permesso di garantire la continuità del servizio, evitando interruzioni e offrendo una soluzione alternativa in caso di manutenzioni o emergenze – spiega Vincenzo Lombardo, Direttore Generale di Lario Reti Holding – Inoltre, lo sdoppiamento delle reti di adduzione ha reso possibile una gestione energetica più efficiente dell’intero sistema Brianteo, riducendone le pressioni di esercizio”.

A completamento di questi interventi, nell’estate 2024 è stato avviato l’adeguamento dell’intero sistema di pompaggio lungo il Brianteo, con l’obiettivo di calibrare le pressioni in funzione della nuova configurazione impiantistica.
Questi interventi, recentemente conclusi e dal valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro, hanno portato alla sostituzione o all’installazione di 18 pompe di nuova generazione ad alta efficienza nelle stazioni di spinta di Valmadrera (10), Oggiono (2) e Dolzago (6). Le stazioni sono state inoltre in parte rinnovate anche sotto il profilo strutturale, elettrico e dell’automazione.

Inoltre, con la conclusione degli interventi mirati al contenimento dei consumi energetici, è stato possibile dismettere la storica stazione di pompaggio di Cesana Brianza, con un significativo risparmio sia in termini di energia sia di costi di gestione.
“Il percorso di efficientamento e adeguamento del sistema Brianteo non si ferma qui – conclude Lombardo – Nei prossimi anni anche l’impianto di potabilizzazione sarà interessato da importanti innovazioni tecnologiche, con l’introduzione di nuove sezioni dedicate al miglioramento della qualità dell’acqua distribuita e a una più efficace rimozione di alghe e torbidità, in linea con i limiti fissati dalla Direttiva (UE) 2020/2184, adottata nel dicembre 2020″.

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