Stamattina la visita a Cascina Butto, sede del Parco e poi l’incontro con due aziende agricole
Il presidente Zardoni ha sottolineato il tema dell’importanza dei finanziamenti per garantire le attività, tra cui il mantenimento dei sentieri
MERATE – Finanziamenti, ampliamento dei confini e anche rafforzamento dell’organico. Di questo si è parlato questa mattina, venerdì, durante la visita dell’assessore regionale Gianluca Comazzi a Cascina Butto, sede del parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Nato su impulso del presidente Giovanni Zardoni, l’appuntamento si è strutturato in un primo momento di incontro e conoscenza e confronto con il personale del Parco e i sindaci dei 12 Comuni che lo compongono (a cui si aggiunge la Provincia) ed è poi proseguito con una visita in due aziende agricole del territorio, per parlare anche del distretto del cibo, creato qualche mese fa.

“Oggi butterò un sasso nello stagno facendo presente alcune nostre richieste – ha esordito Zardoni – Il nostro è un parco piccolo perché formato da 68mila abitanti. E’ una realtà però molto frequentata anche da residenti in Comuni fuori dai confini del Parco che non contribuiscono (la quota di contributo è di 1,50 euro per abitante per i Comuni aderenti, a cui si aggiunge il 30% dato dalla Provincia, ndr) quindi al mantenimento, in primis, dei sentieri frequentati dagli escursionisti. Per questo vorremmo chiedere alla Regione un contributo sulla parte corrente perché il nostro Parco, seppur piccolo, ha un’incidenza molto alta”.
Zardoni ha poi ricordato che le spese per le manutenzioni dei sentieri, effettuate dalle associazioni, sono state coperte, per il 2026, grazie a un contributo straordinario fornito proprio dalla Regione.

Quanto agli ampliamenti, il presidente ha ricordato i recenti ingressi di Airuno e Valgreghentino e ricordato la volontà di Casatenovo di entrare a far parte dell’ente sovracomunale con sede a Montevecchia. “Il nostro compito è tutelare la biodiversità e promuovere una fruizione più consapevole al Parco. Siamo convinti che non si possa risolvere tutto con la vigilanza, anche se il lavoro svolto dalle Gev è importantissimo e preziosissimo, ma che serva la consapevolezza”.
Parole a cui si è di fatto accodato l’assessore regionale che ha voluto subito precisare la lungimiranza del presidente Attilio Fontana di legare la delega ai parchi a quella della pianificazione territoriale (slegandola dall’agricoltura, come era stato in passato): “L’obiettivo regionale è arrivare al 30% di aree ricomprese nelle aree protette. I parchi non devono essere visti come luoghi dei no, ma come spazi di opportunità per i cittadini e per i sindaci. In Regione riceviamo tante richieste di Comuni che vogliono entrare a far parte di parchi regionali e questo è un fatto molto positivo”.

L’assessore ha poi ricordato i contributi erogati di 264mila euro e 61mila euro come stanziamento straordinario, riconoscendo l’importanza di avere sufficiente copertura per le spese in parte corrente e per gli investimenti. “Avete un gioiellino con delle chicche importanti come la riserva del lago di Sartirana e la valle di Santa Croce. In primavera valuteremo in Regione l’ampliamento dei confini nel Comune de La Valletta Brianza”.
Per Comazzi il futuro è tracciato: “Dobbiamo lavorare per promuovere il turismo di prossimità” ha evidenziato ricordando come il Covid, che proprio nel Parco del Curone aveva creato fenomeni di overtourism, abbiamo ristabilito priorità e agende della vita di cascuno. L’assessore regionale si è anche lasciato sfuggire un commento politico augurandosi che la presidente della Provincia Alessandra Hofmann possa venire riconfermata alla guida di Villa Locatelli, riconoscendola come un punto di riferimento importante per il territorio.

A prendere parola sono stati poi i consiglieri regionali Mauro Piazza e Giacomo Zamperini. Il primo, riconoscendo il cambio di passo nella guida dell’assessorato da parte di Comazzi, ha evidenziato la necessità di lavorare per una fruizione sempre più consapevole, ordinata e rispettosa dei giardini della città metropolitana mentre il collega di Fratelli d’Italia ha riconosciuto la necessità di trovare fonti di finanziamento aggiuntive, ricorrendo anche alle donazioni degli stessi escursionisti.
La presidente della Provincia ha poi sottolineato il valore aggiunto del parco del Curone di essere una realtà sempre viva e frequentata grazie all’impegno dei tanti volontari.
Infine il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia e il collega di Merate Mattia Salvioni hanno condiviso l’urgenza di lavorare per un turismo consapevole, ricordando come il brand Brianza Valley, alla cui creazione hanno lavorato entrambi con solerzia, rappresenti un’opportunità e un traino pazzeschi. “Non a caso, per presentare Brianza Valley l’abbiamo chiamata un cuore verde a due passi dalla città. Il nostro futuro è qui”.

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