Luis in volo per l’orfanotrofio di Manila: raccolti oltre 7.500 euro in beneficenza

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Luis Fogaroli
Luis Fogaroli con la moglie Vlasta

La partenza è fissata alle 12.30 di oggi, mercoledì 3 dicembre, dall’aeroporto di Malpensa

Luis Fogaroli tornerà nell’orfanotrofio dove è nato 55 anni fa e porterà con sé un trolley carico di vestiti per neonati e un assegno da 7.500 euro

MERATE – La sua storia ha fatto breccia in tanti cuori dando vita a una generosità che ha travalicato i confini e superato ogni aspettativa. Luis Fogaroli, filippino di nascita, bergamasco d’adozione, da sette anni “trapiantato” a Merate, partirà oggi, mercoledì 3 dicembre, dall’aeroporto di Malpensa con sua moglie Vlasta.

Porterà con sé, oltre ai bagagli contenenti gli effetti personali, un trolley da 23 chili pieno raso di vestiti per neonati e un assegno da 7.500 euro, frutto della campagna di raccolta fondi promossa sulla piattaforma Gofundme.

In poco più di due mesi, Luis, che a inizio ottobre aveva raccontato la sua storia a Lecco Notizie, ha raccolto l’equivalente di 500mila pesos che a Manila verranno subito tramutati in oggetti di pronto uso per la prima infanzia come pannolini, omogeneizzati e latte in polvere e destinati ai bambini dell’ orfanotrofio Heart of Mary Villa.

I bagagli di un viaggio speciale

Lì, 55 anni fa, Luis è nato e ha vissuto fino a quando aveva 15 mesi, prima di essere adottato da papà Piero e mamma Rosita a Bergamo. E lì, dalle suore Religiose del buon Pastore, farà ritorno chiudendo un cerchio importantissimo. “È il viaggio del ritorno. Per me i miei genitori sono quelli che mi hanno cresciuto e che sono ancora oggi al mio fianco. Però è importante capire da dove arrivo, dove sono nato”.

Luis non arriverà nelle Filippine a mani vuote. Anzi. Grazie alla solidarietà raccolta in rete riuscirà a portare soldi e vestiti per l’orfanotrofio e anche 30 buste, contenenti ciascuna l’equivalente in pesos di 5 euro, quanto serve per vivere un giorno nelle Filippine.

Luis Fogaroli da piccolo

“Consegneremo queste buste alle persone che incontreremo nel nostro viaggio e che ci sembreranno essere quelle più bisognose” sottolinea Luis che, dopo la tappa il 5 pomeriggio in orfanotrofio per incontrare la direttrice suor Carmen Diane Cabasagan e consegnarle quanto raccolto, resterà nel suo paese di origine fino a fine anno per visitarlo in lungo e in largo, in modo da conoscere non solo i luoghi, ma anche la cultura e le tradizioni.

La valigia piena di vestitini per neonati

“Non pensavo che la raccolta fondi sarebbe andata così bene. È un risultato straordinario e imprevedibile” racconta con un sorriso che trasmette tutta la riconoscenza e la gioia nel vedere condiviso un percorso così intimo.

Non è stato facile ritrovare quell’orfanotrofio, riannodare i fili di un passato che sembrava sepolto, decidere che era venuto il momento di guardare alle proprie radici più ancestrali, forte del legame sincero e profondo stabilito con i genitori. Quel viaggio, che dentro l’anima è partito già da tempo, ora è pronto a farsi realtà e a confrontarsi con i sentimenti, anche quelle più inaspettati, che potranno emergere una volta uscito, e così tanto, dalla propria comfort zone.

“Sono emozionatissimo” confessa, senza perdere però la calma e la serenità di chi sa che la vita è tutta un cammino. Sorprendente e mutevole, capace di far saltare all’ultimo i programmi come quando nel 2019 Luis e Vlasta erano pronti per il viaggio di nozze nelle Filippine, poi annullato per via della pandemia da Coronavirus.

Ed è forse proprio per questo che, in questo viaggio, useranno anche gli zaini utilizzati per la luna di miele, portando e utilizzandole a mo’ di sigillo, le conchiglie raccolte durante il cammino di Santiago, convinti che ogni meta rappresenti in fondo un nuovo inizio.