Incontro ieri sera, mercoledì, con il direttore dell’Asst per avere rassicurazioni sul futuro del Mandic di Merate
Favini ha assicurato che non c’è alcuna volontà di ridimensionamento dell’ospedale e ha parlato di investimenti, attrezzature e personale
MERATE – Nessun rischio chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Mandic. E nemmeno del punto nascite del reparto di ostetricia. Lo ha ribadito ieri sera, mercoledì, il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini in ospedale. Di fronte a lui i sindaci del Meratese e del Casatese, che si sono fin da subito mobilitati a seguito dei diffusi timori sul ridimensionamento del Mandic scaturiti a seguito della pubblicazione del decreto della giunta regionale n° XI/1046. Sul punto era intervenuto anche settimana scorsa l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che aveva bollato queste voci come fake news.
Favini ha presentato una relazione
Nel corso del faccia a faccia con i primi cittadini, Favini ha illustrato ieri una dettagliata relazione sugli investimenti effettuati negli ultimi anni per il potenziamento dell’ospedale meratese. E ha fornito inoltre dei dettagli sulle attrezzature acquistate e sul personale in servizio al Mandic. Ha precisato che sono in corso interventi per investimenti su strutture e impianti per un importo di oltre 7 milioni di euro, per la precisione 7.399.908, 66 euro. Nutrito l’elenco di interventi previsti. Tra questi, 950mila euro sono destinati all’ampliamento del Pronto Soccorso, con riferimento all’incremento dei livelli di sicurezza e di adeguamento ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, 690mila euro invece sono i soldi necessari per il trasferimento del centro trasfusionale nel padiglione Rusca. In quest’ultimo caso, le opere sono state già aggiudicate e la sottoscrizione del contratto avverrà proprio in questi giorni.
Oltre 7 milioni di euro di investimenti
Più di un milione di euro costeranno l’adeguamento e la ristrutturazione del laboratorio analisi chimico – clinica e medicina riabilitative. E sempre sopra il milione di euro è la spesa prevista per la bonifica dell’amianto presente sull’edificio ex Poliambulatori del Padiglione Airoldi e Fossati. Tre milioni gli euro invece messi a bilancio per gli interventi di ingegneria antincendio ai fini dell’iter per l’ottenimento del Cpi.
L’elenco dei lavori già chiusi
Favini ha anche dato conto dei lavori chiusi per i quali sono stati eseguiti interventi per 13.954.317,48 euro. Tra questi, le voci più significative sono la ristrutturazione del 2, 3 e 4 piano del Padiglione Villa per insediamento Medicina A e B, endoscopia e Pediatria, realizzazione del servizio necroscopio e sopralzo del corpo C per nuovo blocco operatorio costati oltre 7 milioni di euro. Senza dimenticare il milione e 800mila euro spesi per la ristrutturazione del quinto piano del Padiglione Villa, destinato a ospitare il nuovo reparto di pneumologia (Inrca). L’inaugurazione del nuovo reparto è prevista per lunedì prossimo, 4 febbraio.
Attrezzature acquistate e da acquistare
Il direttore generale ha fatto anche il punto sulle attrezzature mediche in corso di acquisto o già acquistate. Come letti da degenza, barelle per il Pronto Soccorso e poltrone per Day Surgey per un totale di 165mila euro spesi. Senza dimenticare il milione di euro previsto per la sostituzione della Tac della Radiologia, fuori uso proprio in questi giorni. Diverse le apparecchiature già installate, tra cui, restando alle più recenti, il mammografo per la radiologia, la centrale di monitoraggio per la cardiologia, gli apparecchi per analgesia gassosa per il Ps e la Pediatria per un importo pari a 380mila euro.
Focus anche sul personale
Per quanto riguarda invece il personale, Favini ha precisato che l’azienda ha conferito, nel 2017-18, diversi incarichi di direttore di unità operativa complessa a tempo indeterminato. Nello specifico, Ortopedia e traumatologia al dottor Alessandro Spreafico, Medicina generale al dottor Stefano Crespi, Neurologia al dottore Lorenzo Lorusso, pediatria al dottor Francesco Morandi e Continuità clinico assistenziale al dottor Fabio Lombardi. A gennaio è stato inoltre nominato direttore facente funzione dell’Uoc Chirurgia generale di Merate il dottor Marco Confalonieri, in attesa della chiusura della procedura concorsuale per la copertura definitiva del posto.
Soddisfatti i sindaci
“L’incontro è stato più che positivo” commenta soddisfatto il primo cittadino di Calco Stefano Motta. “Ci siamo confrontati per più di due ore con Favini che non solo ha smentito le voci relative a un ridimensionamento dell’ospedale di Merate, ma ci ha anche invitato a lavorare tutti insieme per ricostruire un’immagine positiva di questo presidio. Il direttore generale si è detto anche disponibile a incontrarsi periodicamente con noi al fine di mantenere alto l’interesse sul nostro ospedale”.