Ieri, lunedì, era l’ultimo giorno di servizio per il pompiere volontario Pierangelo Castelli
“Sono stati 40 anni emozionanti, vissuti con l’anima e con il cuore. Ora pensiamo all’ampliamento della sede”
MERATE – “Ero a casa e stavo preparando la cena quando è suonato il telefono. Erano i miei ragazzi che mi dicevano di andare un attimo in caserma per una riunione veloce. Dentro di me ho borbottato, ma poi mi sono precipitato in via Degli Alpini”. Non si aspettava Pierangelo Castelli, per tutti Pom Pier, di trovarsi una sorpresa simile. I mezzi schierati, le luci e le sirene accese e soprattutto tutti i suoi ragazzi lì in fila, pronti ad accoglierlo e a tributargli un caloroso grazie.
E’ stata una serata di festa quella andata in scena ieri sera, lunedì, al distaccamento dei vigili del Fuoco di Merate. Dopo 40 anni di servizio come volontario, Pierangelo Castelli ha dovuto appendere l’elmetto al chiodo. “Sono entrato a far parte di questo splendido gruppo nel giugno del 1979, quando avevo poco più di 20 anni”.
La sede era ancora in centro, vicino alla biblioteca
Il comando aveva ancora sede in centro, nella piazzetta di San Bartolomeo. “Il richiamo delle sirene per i ragazzi come me era troppo forte. Mi ricordo che andavamo sempre lì a vedere i mezzi di soccorso”. Entrare a far parte del gruppo, è stato, manco a dirlo, un gioco da ragazzi. Da semplice volontario, Pier è diventato caposquadra e poi anche capodistaccamento, un ruolo ora passato nelle mani di Leonardo Bonanomi.
“Sono stati anni bellissimi ed emozionanti. Per me questa è diventata davvero una famiglia”. Grazie anche alla pazienza e alla comprensione della moglie Emy e dei figli, anche ieri a fianco del loro Pier in questa festa a sorpresa: “L’ho ripetuto anche ieri sera ai miei ragazzi. Fare il volontario nei Vigili del Fuoco è bellissimo, ma bisogna riuscire a bilanciare questo impegno, che a tratti può sembrare anche egoistico, con la famiglia e il lavoro”. Castelli non lo nasconde: “Ho sofferto di più ad appendere l’elmetto al chiodo che quando mi sono trovato, qualche anno fa, in mobilità perché la mia ditta era fallita”.
Ora l’impegno come Amis di pumpier
Le normative prevedono infatti che i vigili del fuoco debbano essere congedati dal servizio al raggiungimento di 60 anni e 7 mesi. Ieri, 18 marzo 2019, è stato quindi l’ultimo giorno di Pom Pier sulla camionetta rossa. Ma il legame con i suoi pompieri è troppo forte per essere reciso da una normativa. “Resto a disposizione del gruppo come Amis di pumpier de Meràa. Di lavoro da fare ce n’è tanto visto che stanno partendo i lavori per l’ampliamento della sede per fare spazio alla Protezione civile e alla torre di manovra”.
Ieri sera tutti i 47 volontari del distaccamento di Merate hanno voluto ringraziare Pom Pier per quanto fatto in questi 40 anni. “Hai donato 40 anni della tua vita al servizio del cittadino al nostro fianco – hanno sottolineato gli amici – . Sei stato un maestro, un fratello e un padre per tutti noi”. Alla festa era presente anche il sindaco Andrea Massironi con alcuni consiglieri comunali. Anche dal comando dei vigili del Fuoco di Lecco sono giunti messaggi di stima e riconoscenza per Castelli. “In tutti questi anni non sono mai mancati fiducia e rispetto anche da parte dei vertici di Lecco. Per me sono stati 40 anni eccezionali, vissuti con il cuore e con l’anima”.