Il flash mob, promosso dalla Fabio Sassi onlus, si è tenuto ieri, sabato, in piazza Prinetti
Un filo arancione ha unito tutti i presenti rappresentando il mantello (pallium) che avvolge e protegge
MERATE – Si sono ritrovati in piazza Prinetti con addosso un vestito, una borsa, un paio di scarpe o anche una semplice sciarpa di colore arancione e insieme hanno unito i propri fili tessendo metaforicamente il mantello che avvolge e protegge.
Ha destato partecipazione e attenzione il flash mob promosso dall’associazione Fabio Sassi ieri mattina, sabato, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle cure palliative. Il direttivo del sodalizio che dalla fondazione, avvenuta 20 anni fa, gestisce l’Hospice Il Nespolo ad Airuno, ha voluto infatti promuovere un’iniziativa a sostegno del diritto alle cure palliative, cogliendo l’occasione fornita dalla giornata nazionale promossa l’11 novembre, giorno di San Martino (il vescovo e militare romano che vedendo un mendicante affaticato, infreddolito e ammalato decide di togliersi il mantello, in latino pallium, dividendolo con la spada e donandone metà alla persona sofferente).
Con la realizzazione di una grande trama arancione soci e simpatizzanti hanno voluto invitare tutti i presenti a non perdere il filo, unendo malati, persone care, operatori, volontari, cittadini e istituzioni nella stessa rete per fornire assistenza, sostegno, cura e vicinanza alle persone che hanno bisogno e alle loro famiglie.
“Un’ iniziativa toccante ed emozionante” ha detto al termine una volontaria sottolineando: “L’intreccio dei fili è l’intreccio delle nostre vite”.