Merate. “Più attenzione ai cani”: sit in davanti al Comune con ‘blitz’ al Parco Berlusconi

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Questa mattina il presidio del Comitato civico ambiente di fronte al Comune

La manifestazione si è poi spostata in via Allende, dove è stato appena aperto il bosco urbano “regalato” da Berlusconi

MERATE – Un presidio per chiedere più attenzione e rispetto per gli amici a quattro zampe, consapevoli dei diritti degli amici a quattro zampe e anche dei doveri che i loro padroni devono osservare per una convivenza serena e pacifica. Questa mattina, venerdì, una dozzina di proprietari di cani ha risposto all’appello lanciato dal Comitato Civico Ambiente presentandosi davanti al Municipio per dare vita al sit in per chiedere un confronto con l’amministrazione comunale sul tema degli amici a quattro zampe.

“Siamo qui per portare all’attenzione della Giunta la necessità di intervenire per sistemare l’area cani situata al parco delle Piramidi – ha detto Elena Calogero sottolineando di aver inviato una Pec al sindaco per avvisarlo del presidio – . La zona andrebbe quanto meno ripiantumata, sistemando anche la fontanella dell’acqua che non ha lo scolo”. La richiesta è anche quella di ampliare l’area andando a estendere quella recinzione posizionata anni fa grazie all’autotassazione da parte dei fruitori del parchetto riservato ai cani. Non solo. “Ci sono pochi cestini dedicati al conferimento dei “ricordini” dei cani e mancano i sacchetti ad hoc”.

Le ha fatto eco Mauro D’Auria che, articolo del Sole 24 Ore alla mano, ha voluto porre l’accento sul divieto di accesso ai parchi pubblici meratesi: “Vorremmo sapere le motivazioni di questo diniego visto che ci sono sentenze della Cassazione che ribadiscono l’impossibilità di stabilire questo divieto. Merate ha bisogno di un’area più grande dedicata alla sgambatura dei cani. Vorremmo sapere se la nuova area fitness in via di realizzazione in via Allende sarà, a sua volta, vietata ai cani, privandoci di un altro prato verde”.

Verificata l’assenza del sindaco Massimo Panzeri a Palazzo, il gruppo si è poi spostato, cani al guinzaglio, in via Allende per verificare l’apertura del bosco urbano realizzato da Silvio Berlusconi e donato alla città. Proprio ieri sera, dopo mesi di attesa, sono state infatti rimosse le transenne e l’area è stata di fatto consegnata alla cittadinanza. Approfittando dell’assenza, almeno per ora, di divieti di accesso per gli amici a quattro zampe, cani e padroni hanno potuto passeggiare sul prato verde e soffice realizzato davanti alle nuove case, sorte nell’area di Cascina Vedù, ammirando le piante e la fontana in stile barocco posizionata al centro del bosco urbano.

Tra il verde e i fiori, è apparso anche l’assessore all’Ambiente Fabio Tamandi che, arrivato in Comune alle 11.25, ha deciso di raggiungere il gruppo di dimostranti per non sottrarsi al confronto. “Penso che l’attenzione del mio assessorato alla questione la dimostri l’organizzazione di un corso per il rilascio del patentino in partenza il 14 novembre, a cui ha aderito già una novantina di persone. Sui cestini, tengo a precisare che è possibile utilizzare anche quelli classici per la raccolta dei rifiuti. Come assessore mi ero anche speso per un progetto, da finanziare tramite Silea, per dotare i Comuni di attrezzature uniformi su cestini e sacchetti, ma diverse amministrazioni non lo hanno sostenuto e non è stato portato avanti”.

Non solo. “Quanto alla fontanella guasta, ne vengo a conoscenza ora e provvederemo il prima possibile. Ricordo che per le segnalazioni esiste l’App del Comune che risulta un canale utile ed efficace” ha concluso Tamandi, in un botta e risposta che non ha soddisfatto entrambe le parti. Calogero e altri attivisti hanno infatti riscontrato una certa scontrosità da parte dell’assessore mentre quest’ultimo ha auspicato un confronto “meno da campagna elettorale” (riferendosi all’impegno politico di Calogero con i 5 stelle) e “più pratico”.