Gestisport: “Le nostre proposte non sono state mai ritenute idonee e perciò non è stata autorizzata l’apertura”
La replica del sindaco: “Abbiamo già sospeso da un anno e mezzo il canone. Chiediamo solo una fideiussione a norma di legge”
MERATE – Resterà chiusa anche nelle prossime settimane ponendo una seria ipoteca sulla stagione estiva nonostante le riaperture previste, a livello governativo, per strutture di questo tipo. E’ una situazione decisamente particolare quella in cui si trova la piscina comunale di via Matteotti che non potrà riaprire i battenti al pubblico per via di un problema con la fideiussione posta dal Comune a garanzia del canone di gestione.
La società Gestisport, che da anni gestisce il Palazzetto, dove oltre all’attività natatoria, è presente anche una palestra e si svolgono corsi fitness, ha deciso di affiggere sul cancello di ingresso alla struttura e di postare sulla propria pagina Facebook un comunicato per spiegare come, a fronte dell’attuale situazione di emergenza sanitaria che ha colpito in maniera particolare il settore sportivo e quello degli impianti natatori, Comune e gestore abbiano avviato da tempo un confronto per favorire la continuità gestionale dell’impianto. “Nell’ambito di tale confronto resta ancora aperta la stipula da parte di Gestisport di una fidejussione a garanzia degli obblighi contrattuali” si legge nel comunicato.
Ed è su questo punto che si è infatti consumato lo “scontro”: “Anche il settore degli intermediari finanziari e delle assicurazioni ha risentito dalla pandemia rendendo più problematico il reperimento di idonee fidejussioni. Nonostante ciò Gestisport ha provveduto a più riprese a fornire diverse proposte volte nella sostanza, a soddisfare, seppur in regime di provvisorietà, l’onere della garanzia. Tali proposte non sono mai state ritenute idonee dall’amministrazione e a seguito di ciò non è stata autorizzata l’apertura”.
Una versione dei fatti a cui il sindaco Massimo Panzeri replica sottolineando come l’amministrazione comunale si sia già impegnata a andare incontro alle necessità dei gestori dell’impianto sportivo accettando di sospendere, già lo scorso anno, il canone annuo, pari a 200mila euro, che la società dovrebbe versare. “E’ da più di un anno che la fideiussione è scaduta e abbiamo sollecitato più volte i gestori a presentarla a garanzia del Comune, ovvero dell’intera collettività. Capiamo e comprendiamo le difficoltà vissute in questi mesi da chi gestisce impianti di questo genere e infatti abbiamo accettato di sospendere il canone annuo. Siamo ulteriormente venuti incontro ai gestori riducendo del 50% l’onere fideiussorio. Il nostro impegno c’è e siamo disposti a nuovi e ulteriori confronti perché siamo i primi a voler che il centro possa riaprire”.
Fondamentale è però la copertura fideiussoria: “Le proposte avanzate finora erano fideiussioni assicurative non riconosciute da Banca Italia che come Comune non possiamo accettare. Queste sono normative nazionali, non scelte discrezionali dell’amministrazione comunale”.
La speranza è che si possa presto superare anche questo ostacolo riuscendo a far riaprire il centro natatorio anche a Merate: “Me lo auguro anch’io come sindaco e come genitore” la conclusione di Panzeri.