Su tutte le furie il sindaco Massimo Panzeri che ha imposto alle parti coinvolte di trovare presto una soluzione
Rilevate delle criticità relative all’illuminazione: “Basta rimpalli di responsabilità: la nuova palestra va consegnata presto ai ragazzi”
MERATE – “Manca davvero poco al traguardo finale, ma non riusciamo a concludere l’ultimo miglio”. Scomoda una metafora sportiva, senza nascondere il disappunto e la contrarietà per un cantiere che sembra non concludersi mai, il sindaco Massimo Panzeri alle prese con l’ennesima grana per i lavori di costruzione della nuova palestra della scuola media Manzoni.
L’intervento, di per sé, è già concluso da tempo, ma l’inaugurazione, e quindi l’apertura al pubblico, della nuova struttura sembra diventata quasi un miraggio. E’ dal 2019 che gli alunni della scuola media Manzoni sono privi di uno spazio dove svolgere, con tutti i crismi, l’attività motoria: risale infatti all’aprile del 2019 l’ordinanza, firmata dall’allora sindaco Andrea Massironi, con cui veniva dichiarata l’inagibilità dello stabile, poi abbattuto.
Da allora, alunni e docenti si sono arrangiati a svolgere le attività di educazione fisica in altri spazi all’interno dell’istituto confidando di poter, nel giro di poco tempo, utilizzare una nuova palestra. La strada invece si è mostrata subito in salita con diversi bandi di gara andati a vuoto, il ricalco del capitolato di gara tenendo conto delle difficoltà di esecuzione dei lavori (in primis per l’accesso agli spazi) e diverse sorprese poi in corso d’opera.
Da ultimo, a intervento concluso, i problemi registrati con il collaudo. “Durante questa fase conclusiva del cantiere sono emerse delle criticità – spiega il sindaco Massimo Panzeri -. Alcune sono state superate, altre, come quelle relative all’illuminazione, non ancora con la conseguenza che l’opera si è completamente arenata tra rimpalli di responsabilità tra le parti”.
Una situazione che sta erodendo la pazienza del primo cittadino: “Sono a dir poco indispettito di fronte a questi ulteriori ritardi. Già ho dovuto masticare amaro per non essere riuscito a tenere fede alla promessa fatta ai ragazzi di restituire la loro palestra entro Pasqua”.
La misura insomma è colma. “Non entro nel merito e non tocca neppure al Comune farlo, della questione e delle responsabilità sui problemi riscontrati all’illuminazione. Constato che il collaudatore ha rilevato una difformità rispetto a quanto previsto: ho quindi invitato le parti coinvolte a trovare una soluzione in maniera efficiente senza perdere ulteriore tempo”.
Un invito espresso con forza e vigore all’impresa, al progettista e al direttore lavori nel corso degli ultimi incontri avuti dall’amministrazione comunale. “Non possiamo permetterci di aspettare ancora per un’opera praticamente già pronta. Gli arredi sono arrivati (come si può constatare dalla porta di calcetto ben visibile dietro le vetrate poste verso l’area Cazzaniga, ndr) ora bisogna anche completare l’iter dei collaudi superando anche le criticità rilevate sull’illuminazione”.