Ciclabile e verde le due assenze maggiori: “Non dobbiamo avere fretta”
Ora l’amministrazione comunale deve valutare come procedere tenendo conto delle elezioni imminenti
MERATE – Prendersi tutto il tempo necessario senza cedere alla fretta di far decollare l’iter in vista delle elezioni e integrare il progetto targato Provincia con le linee guida fornite dal concorso di idee bandito nel 2016. Sono queste, in estrema sintesi, le richieste avanzate da entrambi i gruppi di minoranza ieri sera, martedì, in commissione urbanistica. La riunione, la seconda nel giro esatto di una settimana, ha visto al centro del dibattito quello che lo stesso assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Procopio ha definito un tema caldo, ovvero la riqualificazione di Viale Verdi. Un intervento corposo, illustrato per la prima volta martedì 5 febbraio, dal progettista l’ingegner Angelo Valsecchi (dirigente della Provincia di Lecco) per cui l’amministrazione comunale in carica è disposta a spendere 2 milioni e mezzo di euro.
Troppe “distonie” rispetto al concorso di idee
Dopo i saluti del presidente della commissione Fabio Tamandi e l’introduzione dell’assessore Procopio, la parola è passata subito ai consiglieri di minoranza. Rimarcando il fatto che il progetto non soddisfi tutti i desiderata, il leghista Andrea Robbiani ha parlato di “distonie” rispetto al concorso di idee elencando le grandi mancanze del “nuovo” viale Verdi. Ovvero l’assenza di interventi nei primi 150 metri dell’arteria, la mancanza di piste ciclopedonali, la poca connettività con le numerose vie laterali che si affacciano sul viale e non da ultimo, la mancata previsione di un bel collegamento verso Villa Confalonieri e il centro della città.
Pozzi: “Un progetto sovietico”
Alessandro Pozzi, consigliere di Sei Merate, ha a sua volta posto l’accento sulla necessità di spingere per un incentivo della mobilità dolce, chiedendo migliorie per ciò che concerne arredo urbano e alberatura. “Mi sembra un progetto sovietico deficitario sotto il profilo del decoro urbano. Quanto alla viabilità, mi chiedo se ci sia interrogati su come siano ora i flussi di traffico. Il Put sconsigliava di realizzare rotonde, ma bisognerebbe capire se la situazione è cambiata dal 2007 a oggi”. Massimo Panzeri (Lega Nord) ha ribadito come il progetto sia abbastanza “basic”: “Mi sembra che predominino gli aspetti viabilistici e ci sta perché sarebbe un’utopia pensare di togliere il traffico da questa strada, ma bisogna mettere più attenzione alle aree esterne”.
Casaletto: “Soluzione perfettibile”
Per la maggioranza è intervento il capogruppo Alfredo Casaletto, residente proprio nella via: “La progettazione è sicuramente perfettibile, ma teniamo conto che il nostro primo obiettivo è la sicurezza. Allo stato attuale i marciapiedi si interrompono e finiscono contro ostacoli. Poi, dobbiamo rendere più fluido il traffico. Ricordiamoci inoltre che ora abbiamo un’opportunità economica che non possiamo rischiare di perdere”. Casaletto ha poi condiviso i suoi desideri di miglioramento sul Viale, parlando della possibilità di lastricare le vie laterali in modo da renderle a loro volta più sicure per pedoni e residenti. “Il progetto va assolutamente integrato prevedendo anche il pezzo iniziale. Si potrebbero anche mettere le telecamere al varco in modo da controllare anche il rispetto di divieto di transito per i mezzi pesanti. Chiaro che però se si prevedono tutti questi lavori, aumenteranno anche i costi”.
Ciclabile e verde previsti nel concorso di idee
Con l’ausilio del responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Ramona Lazzaroni, Procopio ha poi passato in rassegna i primi tre progetti classificati al concorso di idee bandito nel 2016 per verificare di quanto quello della Provincia si discosti. E’ così emerso che tutti i progettisti avevano previsto la presenza di ciclabile e verde lungo l’arteria, sbizzarrendosi poi nell’inserimento di soluzioni per rendere più vivibile la zona. Previsti anche rialzi a tratti della strada per rallentare la velocità e non trasformare l’arteria in una tangenziale. Tutti interventi e proposte che ora la maggioranza deve decidere come gestire visto che incombe la scadenza dell’11 aprile, data dopo la quale entrerà a regime l’amministrazione ordinaria in vista dell’elezioni del 26 maggio.