Olgiate: volontari antincendio boschivo al lavoro sul monte di Brianza

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La creazione del terrapieno per ripristinare il sentiero franato

I volontari, divisi in due squadre, sono intervenuti lungo due diversi sentieri

L’intervento di pulizia è avvenuto domenica 19 novembre

OLGIATE – Si sono divisi in due squadre e hanno pulito due sentieri del Monte di Brianza. E’ stata una domenica di lavoro, quella del 19 novembre, per i volontari dell’Avaib (volontari antincendi boschivi) di Olgiate Molgora, sempre attivi nel campo della prevenzione e della tutela del territorio.

Una squadra ha operato sul sentiero che da Aizurro di Airuno porta a Monastirolo di Olgiate Molgora, l’altra invece ha lavorato per migliorare la percorribilità del sentiero da Mondonico porta a Campsirago tratteggiando il tratto alto del torrente Molgora.

Un tratto del sentiero sopra Rapello

Identica la considerazione emersa al termine dei lavori durante i quali i volontari, coordinati da Luigi Maggi, hanno rilevato come “l’abbandono dei boschi abbia portato a una situazione disastrosa: sono quasi di più gli alberi schiantati o ammalati che quelli sani ancora in piedi. Per noi è molto importante rimuovere le piante cadute sui sentieri: in caso di incendio, per la sicurezza dei volontari, è bene che la percorribilità sia possibile e sicura”.

La pulizia del sentiero che da Beverate porta alla Crosaccia

E’ il caso del sentiero che da Mondonico porta a Campsirago, oggetto di un recente intervento da parte dei volontari del Cai di Calco intervenuti per rimuovere decine di piante schiantate dal vento.

La pulizia del sentiero dell’Alto Molgora, chiamato anche sentiero didattico

“E’ un sentiero molto interessante per la presenza di pannelli che informano l’escursionista sulla natura che lo circonda. Per questa ragione è conosciuto anche come “Sentiero didattico”, ma è anche chiamato “sentiero delle vasche” perché l’acqua che scorre forma delle pozze o “bujoc” nel dialetto locale. Un tempo i ragazzi, d’estate, li usavano come piscine. Oggigiorno questa pratica, e ancor di più farci sguazzare i cani, è fortemente vietato perché anche in questo torrente vive il Gambero di fiume nostrano (bianco), che sta per essere annientato dalla peste importata dal Gambero asiatico”.