L’ultima parola sull’iter di acquisizione spetta però ai vertici nazionali dei Carabinieri
Sembra invece definitivamente tramontata l’ipotesi di realizzare qui degli alloggi per i profughi ucraini
OSNAGO – Bene confiscato alla mafia: i carabinieri forestali hanno confermato l’interesse a trasformare l’immobile di via delle Robinie in una loro sede territoriale. L’ultima parola spetterà ora ai vertici nazionali alle cui competenze è stato trasferito l’iter che dovrebbe portare, se tutto andrà per il verso giusto, alla restituzione alla comunità dell’appartamento confiscato alla malavita organizzata alcuni anni fa.
A darne notizia è il sindaco Paolo Brivio che proprio all’inizio di questa settimana ha ricevuto dai referenti regionali dell’Arma la conferma della volontà di procedere nel subentro dell’immobile. “Abbiamo sollecitato una risposta in merito per capire come procedere – le parole del primo cittadino osnaghese – e proprio lunedì abbiamo ricevuto conferma dell’interesse in merito all’immobile. L’ultima parola in merito spetta però ai vertici nazionali e bisognerà quindi attendere in merito”.
Sembra invece definitivamente tramontata l’ipotesi di realizzare all’interno di questo appartamento, situato in una villetta bifamiliare e dotato anche di garage e giardino, alloggi per ospitare i profughi ucraini. “La Prefettura ha effettuato, così come ci aveva richiesto, un sopralluogo, ma non abbiamo più avuto notizie al riguardo. Del resto avevamo spiegato fin da subito che l’immobile, prima di poter essere agibile, ha bisogno di alcuni interventi, tra cui il posizionamento di nuovi infissi”.