I festeggiamenti per il 35esimo del gruppo alpini di Osnago si sono tenuti nel fine settimana appena trascorso
ll sentito grazie del sindaco Felice Rocca: “Volontari instancabili: la cura dei parchi è stata la vostra firma discreta”
OSNAGO – Un anniversario importante, reso ancora più speciale dalla posa del pannello in ricordo dei caduti osnaghesi della Grande Guerra, all’ingresso del cimitero comunale. Tutta Osnago si è stretta nel fine settimana appena trascorso intorno ai suoi alpini in occasione del 35esimo anniversario di fondazione del gruppo.

“Trentacinque anni di storia, di impegno costante e di un indissolubile legame con il nostro territorio e la nostra comunità” ha sottolineato ieri, domenica, il sindaco Felice Rocca, particolarmente orgoglio di poter festeggiare questo compleanno importante insieme a chi, ogni giorno, fa della solidarietà, dell’impegno e della sobrietà la propria cifra, sottolineando anche i valori dell’amicizia e della pace trasmessi sabato sera durante il concerto del Coro Ana dell’Adda, diretto dal maestro Damiano Bonanomi.
Correva l’anno 1990 quando, in una sala dell’allora bar Roma, si costituì il gruppo delle penne nere di Osnago con presidente il Capitano Amedeo Mantovani e primo capogruppo Italo Crippa.

“Da allora è stato un crescendo con un impegno costante per il nostro paese” ha rimarcato Rocca, ricordando l’ideazione, il Primo Maggio del 1993, della ‘Sgambata alpina osnaghese’ sotto l’impulso dei tre alpini atleti Luigi Caglio (dal 2004 Capogruppo), Fiorenzo Ponzoni e Giancarlo Consonni, la sistemazione e manutenzione del Monumento ai Caduti e della cappella al Cimitero, la gestione della mutua comunale, l’aiuto agli alluvionati e ai terremotati in Umbria, il supporto alle associazioni di volontariato, il contributo al ripristino delle feste istituzionali, il sostegno alle disabilità, la cura e il restauro dei sentieri e luoghi del parco del Curone (il fontanile di San Carlo, il lavatoio di Ostizza, Trecate solo per citare alcuni degli interventi…), la costante attenzione verso i minori e la generosa disponibilità nella terribile stagione pandemica”.

Un impegno a tutto tondo, dall’emergenza nazionale al piccolo bisogno quotidiano. “La forza di un gruppo non si misura solo nei grandi raduni, ma anche nella cura dei luoghi dove cresce il domani – ha aggiunto Rocca -. La cura dei parchi è stata la vostra firma discreta, che diceva chiaramente come volevate che il nostro paese fosse il posto migliore in cui vivere. Siete stati, e siete, sempre i primi a onorare. Il vostro gruppo è il pilastro discreto e fondamentale delle feste istituzionali”.
Non solo. “Grazie perché in questi 35 anni avete incarnato perfettamente l’essere Alpini oggi. Volontari instancabili, memoria attiva, dispensatori di spirito di solidarietà, insegnanti per i giovani nel coltivare il valore della Bandiera e del sacrificio, divulgatori del potere della solidarietà e della generosità”.

Commosso il capogruppo Pierluigi Caglio che, a fatica, è riuscito a vincere l’emozione per ringraziare tutte le persone presenti e condividere la sua felicità. Gli alpini hanno voluto poi consegnare un piccolo ricordo al sindaco, alla madrina Maria Adele Nava, all’Arma dei Carabinieri presente con il brigadiere Vincenzo Centurino, al past president della sezione di Lecco Marco Magni (sindaco di Robbiate) e a Mauro Fumagalli, vice presidente vicario degli alpini di Lecco.

La domenica di festa in onore degli alpini osnaghesi, aperta con l’ammassamento e l’alzabandiera seguito dalla sfilata per le vie del paese e la celebrazione della messa da parte del parroco don Alessandro Fusetti, è stata impreziosita dalla posa del pannello in ricordo dei caduti osnaghesi della Grande Guerra. Un importante lavoro di ricerca e ricostruzione di dati a cura di Gabriele Fontana, con la collaborazione della vice sindaca Maria Grazia Caglio. A presentare il progetto svolto Danilo Morell, dell’associazione Cimeetrincee, costituita nel 2007 da un gruppo di appassionati e cultori della grande guerra, con l’obiettivo di raccogliere, catalogare, verificare e diffondere la documentazione storica relativa a questo periodo storico. “E’ una ricerca che non avrà mai fine” ha precisato, evidenziando la ricchezza di un percorso che arricchisce l’intera comunità e che potrà essere irrobustito da nuovi racconti e documenti.

Parte del lavoro svolto è stato esposto nella mostra relativa al centenario della sezione di Lecco ed alla storia del Gruppo Alpini di Osnago che ha visto esposti allo Spazio De Andrè cimeli e oggetti della Grande Guerra.
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