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Al decimo anno di vita, il progetto Adotta una famiglia ha dovuto fare i conti con il Covid
OSNAGO – 25 famiglie aiutate economicamente per il pagamento di utenze e spese correlate alla casa, farmaci, trasporto e mensa scolastici oltre che di assistenza agli anziani in stato di bisogno. E 135 persone, 30 in più rispetto al 2019, a cui sono stati destinati i frutti della raccolta alimentari. Il tutto per sussidi economici pari a 12.489 euro a cui si aggiungono le spese per i progetti di microcrediti (1.650 euro), sostegno scolastico Da studente a studente (979 euro) e borse sociali sport (503 euro).
Sono numeri importanti quelli mostrati, anche nell’anno appena passato dal progetto Adotta una famiglia, promosso da dieci anni a questa parte da Comune e Parrocchia per contrastare la povertà. Un’iniziativa di solidarietà importante che ha dovuto inevitabilmente farei conti con l’emergenza Covid 19 sia dal punto di vista delle possibilità operative che dei bisogni sociali. Sono stati così potenziati alcuni ambiti di lavoro, in primo luogo quelli legati agli aiuti alimentari e all’erogazione di sussidi economici mentre altri servizi, come Collavoriamo, sono stati organizzati da sospeso oppure rallentati o sospesi (borse sociali sport e da studente a studente).
Grazie alla cabina di regia costituita dalla commissione formata dall’assessore ai servizi sociali e dall’assistente sociale e da due rappresentanti dell’associazione parrocchiale di volontariato Il Pellicano, sono stati portati avanti programmi di emergenza durante i mesi della pandemia con l’apporto di Comune e Protezione civile come le consegne a domicilio, l’ascolto telefonico per anziani e il doposcuola a distanza.
Il Covid ha ridotto anche la possibilità di promuovere della raccolte di beni alimentari di prima necessità: ne sono state promosse solo 8 che hanno comunque fruttato alimenti per 3.538 euro e offerte in denaro di 2.510 euro. Coinvolti 35 volontari.
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