55 anni, per anni ha lavorato al Policlinico a Milano, ospedale dove è entrato in servizio ancora da studente
“La medicina oggi tende ad avere un approccio sempre più iperspecialistico. E’ importante invece una visione multidisciplinare per prendersi carico del paziente”
MERATE – “La grossa sfida oggi è riuscire a farsi carico del paziente e non solo della patologia da cui è affetto per evitare il fenomeno del revolving door, ovvero quello per cui uno viene dimesso da un ospedale per entrare in un altro”. E’ il biglietto da visita con cui si è presentato il dottor Paolo Dionigi Rossi, nuovo direttore della struttura complessa di Medicina generale dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. Succede a Stefano Crespi, in pensione dallo scorso agosto e a Nicoletta Manzocchi, facente funzioni in questi mesi.
55 anni, proveniente dal Policlinico di Milano (“l’ospedale in cui sono entrato, come urgentista, da studente e sono rimasto praticamente per 30 anni alternandomi tra la medicina d’urgenza e la geriatria”), Rossi ha voluto sottolineare anche la lunga collaborazione con l’istituto Mario Negri, rimarcando l’importanza di un approccio multidisciplinare per curare soprattutto i pazienti anziani e complessi, affetti cioè da più di una patologia, in cura spesso con più farmaci che possono provocare interazioni diverse da paziente a paziente.
Ha poi citato due medici che più di tutti hanno contribuito alla sua formazione ovvero il dottor Antonio Randazzo, punto di riferimento per la medicina d’urgenza e Carlo Vergani, luminare di geriatria.
L’approccio multidisciplinare
Quanto all’arrivo a Merate, ospedale dalla lunga storia, costellata di eccellenze, Rossi ha parlato di “una prima impressione positiva. Per me è importantissimo il lavoro di equipe, strategico e fondamentale per chi, come me, si trova a che fare con pazienti anziani e complessi, affetti da più di una patologia. In Italia gli anziani sono già il 22% della popolazione: una percentuale destinata a crescere e tale da creare un’ondata che la sanità dovrà essere in grado di gestire”.
Rossi ha ribadito l’importanza della formazione continua (“ben al di là di quella obbligatoria”) evidenziando come sia importante mantenersi sempre informati e aggiornati anche in un mestiere, come quello del medico, in cui l’esperienza conta tantissimo.
La collaborazione con il Difra
A presentarlo questa mattina, giovedì, in conferenza stampa il direttore generale di Asst Lecco Paolo Favini: “Il dottor Rossi prende servizio in un ospedale che ha bisogno di ulteriori stimoli nella presa in carico della medicina di complessità. Si trova a operare in una struttura dove è attivo un Difra, dipartimento delle fragilità, che è un punto di riferimento a livello regionale e nazionale, ora guidato dal neo capo dipartimento Fabio Lombardi. Mi piace sottolineare inoltre che è anche un esperto in informatica medica, un fattore quanto mai decisivo in tema di cartella elettronica e sviluppo delle potenzialità informatiche”.
A dare il benvenuto al nuovo direttore anche Marco Soncini, capo dipartimento di Medicina dell’Asst Lecco, Valentina Bettamio, direttore medico dell’ospedale di Merate e Vito Corrao, direttore sanitario di Asst Lecco.