Ponte di Brivio, Airoldi sollecita Anas per la realizzazione della passerella pedonale

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Ponte di Brivio

Nella lettera viene ribadire l’urgenza di salvaguardare l’incolumità dei pedoni

“Il progetto esecutivo elaborato è perfetto sotto il profilo strutturale, ma compromette definitivamente la seppur minima fruibilità dei marciapiedi”

BRIVIO – Integrare il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del ponte di Brivio con la realizzazione di una passerella a sbalzo per garantire l’attraversamento in sicurezza di bici e pedoni. E’ quanto chiede il sindaco di Brivio Federico Airoldi che, nelle scorse ore, ha inviato una lettera formale ad Anas Lombardia nella figura del responsabile della struttura territoriale Matteo Castiglioni, al ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, al Prefetto Paolo Ponta, al Soprintendente di Lecco, Como, Sondrio e Varese Giuseppe Stolfi e al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per sollecitare una revisione del progetto esecutivo relativo al ponte di Brivio con la creazione di un attraversamento pedonale sicuro.

Ricordando di aver già inoltrato questa richiesta, sottoscritta con il sindaco di Cisano Bergamasco, Airoldi rimarca come il ponte, costruito tra il 1911 e il 1917, con una carreggiata larga 6,40 metri affiancata da due “marciapiedi” larghi 0,80 metri ciascuno, evidenzi già ora delle criticità sotto il profilo del passaggio in sicurezza dei pedoni. Una situazione che verrebbe ulteriormente peggiorata dopo i lavori di manutenzione: “Il progetto esecutivo elaborato è perfetto sotto il profilo strutturale, ma compromette definitivamente la seppur minima fruibilità dei marciapiedi: l’applicazione di tiranti esterni inciderà negativamente in termini dimensionali sulla larghezza utile dei marciapiedi, che si ridurrà di 25 centimetri in corrispondenza dei pendini, determinando un dimensionamento utile netto di 55 centimetri”.

Federico Airoldi sindaco di Brivio

Il che vorrebbe dire che il pedone sarebbe costretto a scendere sulla carreggiata ogni tre – quattro metri con conseguente rischio d’investimento, accendendo il tema sulla responsabilità civile, penale e morale delle istituzioni coinvolte.
Evidenziando come sia da più parti ribadita l’importanza di garantire la tanto sostenuta mobilità leggera, Airoldi ricorda come sia stato già proposto, nella videoconferenza del 4 agosto, l’integrazione del progetto con la realizzazione di un attraversamento pedonale di dimensioni adeguate. “Alla richiesta è stato opposto, da parte dei funzionari Anas, un rifiuto supportato da un asserito diniego da parte della Soprintendenza all’integrazione del Ponte con una passerella a sbalzo”.

Un no che fa nascere dei dubbi: “Se per un verso è certo che ogni contesto paesaggistico è a sé, per l’altro è altrettanto certo che a 60 km da Brivio, e più precisamente a Sorico, vi è un ponte “gemello” al quale è stata applicata una passerella ciclopedonale in ferro con progetto, gestione e impegno economico a cura di Anas, finalizzato a risolvere i problemi di sicurezza per i pedoni e ciclisti in transito”.

Non solo. Airoldi rimarca come “il progetto strutturale riferito al Ponte di Brivio modifica profondamente e integralmente l’opera perché è evidente che l’inserimento di nuovi elementi strutturali in profilli metallici costituisce alterazione dell’architettura storica del ponte, con conseguente impatto sul contesto paesaggistico” tanto che la Soprintendenza ha espresso parere paesaggistico favorevole, condizionato unicamente alla modifica della cromia degli elementi metallici.

Da qui la richiesta di rivalutare la proposta della passerella a sbalzo sviluppando, se fosse necessario, un nuovo progetto architettonico complessivo con caratteristiche tipologiche mitigative dell’impatto paesistico.

“Pur nel pieno rispetto del ruolo istituzionale e delle prerogative della Soprintendenza ritengo opportuno evidenziare che ciò che stiamo chiedendo di realizzare, serve per garantire l’irrinunciabile sicurezza delle persone” conclude Airoldi, sottolineando come l’incolumità delle persone venga prima di ogni altra considerazione.