La lettera dei sindaci di Brivio Federico Airoldi e Cisano Antonella Sesana ad Anas
Non esiste ancora una data certa per l’inizio dei lavori di adeguamento strutturale del ponte di Brivio
BRIVIO – Riqualificare il ponte di Brivio tenendo conto anche della viabilità ciclopedonale, integrando il progetto di adeguamento strutturale con una soluzione sostenibile come quella già realizzata sul “gemello” Ponte del Passo nel Comune di Sorico. E’ quanto hanno chiesto per iscritto ad Anas i sindaci di Brivio Federico Airoldi e la collega di Cisano Bergamasco Antonella Sesana aggiornando nel contempo le rispettive cittadinanze sulle risposte ottenute in merito ai lavori di adeguamento strutturale del ponte ultracenteneario che comporteranno, inevitabilmente, la chiusura della circolazione lungo il viadotto.
Nella lettera di risposta, i responsabili di Anas non hanno indicato tempi certi per l’esecuzione delle opere, riferendo di aver, a oggi, trasmesso “il progetto dei lavori agli enti territorialmente competenti per il rilascio delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche ed ambientali”. Uno step propedeutico per poter poi provvedere alla finalizzazione del progetto, che sarà comprensivo della definizione delle modalità e dei tempi di esecuzione. La società del gruppo FS Italiane che si occupa di infrastrutture stradali ha poi precisato che “lo sviluppo progettuale per la successiva esecuzione dei lavori sarà costantemente condotto coniugando le esigenze di mantenimento strutturale con quelle del tessuto socioeconomico di riferimento, ponendo particolare attenzione alla limitazione dei disagi conseguenti alla cantierizzazione”.
Considerazioni che hanno spinto i due primi cittadini a ribadire la propria massima disponibilità “a contribuire in modo attivo con suggerimenti all’intervento di adeguamento strutturale, che deve rappresentare un’opportunità per il miglioramento della viabilità locale e quindi della qualità della vita del territorio”.
Una promessa a cui hanno fatto seguito ulteriori precisazioni, legate anche alla considerazione che il progetto di adeguamento strutturale, del ponte a scavalco, va integrato con le mutate esigenze del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile.
“Il ponte è infatti un’opera infrastrutturale con oltre 100 anni di “anzianità” e pertanto progettata e realizzata con norme tecniche costruttive che richiedono un adeguamento che tenga conto di molteplici fattori. Non solo, è anche un’opera con una vita della struttura avente il doppio della vita utile stabilita dalle normative vigenti”.
Da qui la richiesta di effettuare “una valutazione più ampia che tenga inevitabilmente conto dell’esigenza di tutelare la viabilità ciclopedonale, integrandolo con una soluzione sostenibile come quella già realizzata sul “gemello” Ponte del Passo nel Comune di Sorico”.
Proprio per questo, sia in occasione dell’incontro avvenuto nell’aprile scorso al Parco Adda Nord che in quello n Regione a novembre, Airoldi e Sesana hanno avanzato alcune proposte migliorative, finalizzate ad implementare le opere di ristrutturazione con la realizzazione di una struttura laterale che consenta di soddisfare le esigenze di attraversamento pedonale e ciclabile, evidenziando come l’attuale percorso pedonale lungo il ponte di Brivio ha una larghezza di 50 cm, ben inferiore alle dimensioni minime previste per la realizzazione di nuovi marciapiedi e non tiene nemmeno conto delle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Un disabile in carrozzina infatti non può transitare, e il passaggio risulta difficoltoso e insicuro per un utente con passeggino ma di fatto per qualsiasi pedone”.
Chiara e precisa la richiesta finale: “ Chiediamo alle parti politiche regionali e nazionali di tenere in considerazioni le esigenze del nostro territorio e del suo tessuto produttivo e sociale, affinché possano essere accolte ed elaborate nell’interesse dei cittadini”.