Giorni decisivi per trovare un nuovo barcaiolo per il traghetto di Imbersago fermo da mesi
L’amministrazione comunale ha incontrato delle persone interessate a rilevare l’attività: settimana prossima la decisione
IMBERSAGO – Traghetto di Imbersago, qualcosa si muove. Dopo mesi di fermo e un bando, quello per la gestione, scaduto il 1° marzo scorso, andato deserto, sembra davvero che la storica imbarcazione possa tornare a solcare il fiume Adda continuando a collegare anche via fiume la sponda lecchese con quella bergamasca dell’Adda. O almeno questa è la speranza dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità: giusto l’altro ieri, martedì, il sindaco Fabio Vergani ha incontrato delle persone che non solo sarebbero interessate ma avrebbero anche tutti i requisiti previsti dalla legge per poter rilevare l’attività di gestione del traghetto leonardesco.
“L’obiettivo è quello di creare una cordata di imprenditori per poter rimettere in funzione l’imbarcazione – precisa il primo cittadino -. Le premesse sono positive, speriamo di riuscire a concretizzare le intenzioni”. Una volta accertate le volontà e la fondatezza dei requisiti dei possibili futuri gestori, l’amministrazione comunale sarebbe intenzionata a procedere con un affidamento temporaneo diretto in attesa poi di poter ripubblicare un bando e provvedere quindi a un incarico più duraturo nel tempo.
E’ dal mese di novembre che il traghetto è fermo a riva, dopo l’addio del precedente gestore Ingrid Anghileri. A incidere su questo lungo vuoto di attività anche il persistente periodo di siccità, registrato dalla scorsa primavera fino a pochi mesi fa, che ha posto dei seri punti interrogativi sul funzionamento di un mezzo che, senza motore, si muove solo grazie alla forza della corrente, sapientemente indirizzata dal barcaiolo utilizzando il cavo d’acciaio teso tra le due sponde.
Non solo. A scoraggiare nel subentro dell’attività, oltre al canone annuo di 4.500 euro da versare al Comune per una concessione quinquennale, anche i requisiti previsti (e imprescindibili) come quello di essere in possesso della patente di barcaiolo ed essere iscritto nel registro dei conducenti natanti.
Condizioni che le persone che hanno bussato alle porte del Comune avrebbero mostrato di possedere rimandando alla prossima settimana la definizione dell’accordo definitivo per ridare vita al traghetto. “E’ il simbolo di Imbersago, un mezzo di trasporto che è sempre stato anche un’attrazione turistica di grande richiamo. Fa male a tutti vederlo fermo dal novembre scorso”.
Durante la lunga pausa di attività, l’amministrazione comunale ha provveduto inoltre a effettuare anche degli interventi di manutenzione sul traghetto, varato nel 1994 e realizzato dai maestri d’ascia di Venezia, basandosi sullo stesso disegno e sullo stesso progetto tramandato nel corso dei secoli.