In tantissimi, ieri, domenica, al Parco delle Piramidi ufficialmente ancora area di cantiere
“Capisco la voglia di usare i nuovi giochi, ma i lavori non sono ancora terminati e mancano i collaudi”
MERATE – L’apertura ufficiale non è stata ancora calendarizzata, ma qualcuno ha pensato bene di spostare la recinzione arancione e iniziare a usufruire (o meglio a tornare a usare) dell’area verde in anticipo. Stiamo parlando del parco delle Piramidi, chiuso al pubblico da diverso tempo per via dei lavori di riqualificazione dello spazio, con la posa di nuovi giochi per i bambini e la realizzazione di un camminamento pedonale per collegare la parte a sud, limitrofa all’area cani, con via San Francesco.
Ieri, domenica, tantissime persone, incuranti delle reti arancioni poste a sbarrare l’ingresso, sono infatti entrate all’interno del parco delle Piramidi, utilizzando lo spazio per giocare a pallone. Non solo. In tanti hanno voluto anche provare i giochi nuovi per bambini, con l’affascinante e accattivante maxi albero, con tanto di scivolo a tubo, ben visibile anche a chi passa lungo la provinciale.
Un anticipo di fruizione che ha lasciato basiti in molti, a partire dall’amministrazione comunale che tiene a precisare come l’area sia ancora un cantiere a tutti gli effetti. “Quelli registrati sono accessi impropri” puntualizza il sindaco Massimo Panzeri. “Comprendo la voglia di poter utilizzare l’area con le nuove e belle attrezzature poste, ma il cantiere non è stato ancora concluso. Manca ancora una parte, quella relativa alla realizzazione di un campetto da pallavolo e manca l’illuminazione che verrà posta per rendere ancora più sicura la zona. Non solo. I giochi e le attrezzature non sono stati ancora collaudati”.
Impossibile sapere quando il parco delle Piramidi tornerà a essere ufficialmente fruibile, anche se il cantiere appare in uno stato avanzato di lavori. Per la mattinata di mercoledì 8 marzo è infatti in programma l’intitolazione della zona a Francesca Laura Morvillo (la magistrata moglie di Giovanni Falcone, uccisa a sua volta nell’attentato di Capaci) e la contestuale intitolazione a Lea Garafalo, testimone di giustizia vittima della ‘ndrangheta, della strada, finora senza nome, che da via San Francesco si connette alla Provinciale, portando così avanti il progetto di intitolazione alle donne promesso dal vice sindaco Giuseppe Procopio un anno fa.
Nulla a che vedere però con l’apertura dl parco i cui accessi risultano ancora sbarrati dalle reti di cantiere e sulla cui tempistica di “restituzione” ufficiale alla cittadinanza il sindaco non si sbilancia.
Non è la prima volta, tra l’altro, che il Parco delle Piramidi è oggetto di accessi… impropri. Nell’estate del 2020, pala alla mano, era stato creato un accesso indipendente scavando proprio sotto la rete di recinzione, in modo da non dover rispettare gli orari di apertura e chiusura stabiliti dall’amministrazione comunale.