L’iniziativa si è tenuta sabato e ha visto la partecipazione di 24 persone
Otto i chilometri percorsi, lungo i sentieri tra Ello e Dolzago, alla scoperta del percorso di fede dell’Alta Brianza
ELLO – Ben riuscita la prima escursione alla scoperta dei territori dell’alta Brianza proposta da Agatha in cammino, organizzazione di volontariato impegnata nel sostegno alla ricerca contro i tumori al seno.
Una piacevole giornata di sole, sabato 18 marzo, ha accompagnato i 24 soci aderenti negli 8 chilometri di passeggiata sull’antico percorso di fede che si sviluppa sui sentieri tra Ello e Dolzago, passando per Marconaga e Cavonio.
Alla partenza, il gruppo è stato accolto da due consigliere del comune di Ello, Stefania Tavola e Francesca Riva, prima di raggiungere la chiesa di san Giacomo e Filippo a Ello, dove è avvenuta la prima sosta, con la spiegazione da parte dell’associazione chiesa stati Giacomo e Filippo onlus Ello. La leggenda vuole che la chiesa sia stata costruita per volere della regina longobarda Teodolinda. La prima documentazione storica risale al XII sec. nel “Liber notitiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero. La chiesa ha subito nei secoli varie trasformazioni e attualmente si presenta come rara testimonianza dell’architettura tardo gotica lombarda: al suo interno si trovano vari strati di affreschi a testimonianza della sua evoluzione. È stata visitata anche la chiesa parrocchiale di Ello con il santo crocifisso del 1500.
Un’altra tappa di sosta è avvenuta nella chiesa sant’Alessandro a Cavonio, che il gruppo ha potuto meglio conoscere grazie alla spiegazione delle volontarie della parrocchia di Dolzago. Qui si è tenuto un pranzo al sacco.
Pietro Alberghetti geologo, guida ambientale, socio volontario di Agatha, ha aggiunto alcune informazioni sull’ambiente oggetto dell’escursione: “Il percorso ci ha anche permesso di ammirare i paesaggi attraversati, quale risultato di elementi naturali ed antropici. In particolare, dal punto di vista geologico abbiamo camminato sui depositi morenici lasciati dai ghiacciai che nell’Era Quaternaria, fino a circa 12.000 ani fa, hanno interessato queste zone, giungendo sino alle porte di Monza. In alcuni punti dell’itinerario ci si trova in corrispondenza di prati pianeggianti, in zone lievemente depresse, che rappresentano il fondo di piccoli specchi lacustri che si formavano tra il versante montuoso ed il ghiacciaio, in fase di ritiro. Tali ambienti sono spesso stati sfruttati dall’uomo per estrarre argilla. Nell’insieme un itinerario ricco di storia e natura, che merita di essere percorso”.
La presidente Daniela Invernizzi ha commentato: “Le guide che ci hanno accompagnato sono state molto professionali, offrendoci una meravigliosa accoglienza in entrambe le chiese, mentre Pietro ci ha incuriosito con le sue spiegazioni. Ringrazio loro e tutti i partecipanti per aver reso questa giornata davvero un’ottima occasione di incontro e conoscenza dei nostri territori”.
Il prossimo appuntamento con questo programma che prevede in totale quattro escursioni si terrà sabato 6 maggio al parco di Montevecchia e valle del Curone. Seguiranno informazioni e dettagli.