Il Ministro dei Trasporti in visita all’area di lavoro dove sarà ricostruito il nuovo ponte di Annone
ANNONE BRIANZA – Sopralluogo questa mattina, venerdì 1° marzo, del ministro Danilo Toninelli al cantiere del nuovo ponte di Annone.
Il ministro è arrivato intorno alle 11 ed è stato accolto dall’ingegner Dino Vurro, capo dipartimento Anas Lombardia e da una folta delegazione tra sindaci di Annone, Civate e Suello, il prefetto, l’on. Giovanni Currò dei 5 Stelle e l’on Roberto Ferrari della Lega Nord, i rappresentanti delle forze dell’ordine e i giornalisti.
Toninelli ha visitato il cantiere della ricostruzione del nuovo cavalcavia dove l’ing. Vurro ha illustrato le caratteristiche del nuovo viadotto, poi è stato accompagnato verso l’area allestita poco più a nord , dove verranno portate le travi che sosterranno il nuovo ponte. Il 30 aprile è stata confermata come data di fine lavori.
Le due travi, di 45 metri l’una, dovrebbero arrivare ad Annone già la prossima settimana. Per permettere le operazioni di montaggio, la Super verrà chiusa in questo tratto per due notti e due mattine. Non è ancora stata definita la data della chiusura straordinaria della statale 36.
“E’ un giorno importante, tra pochi mesi si potrà tornare a circolare su quel cavalcavia, che è crollato, una persona è morta qui, è un tragedia questa e dobbiamo rispondere nel modo migliore” ha sottolineato il ministro.
Trasporti meno ‘pesanti’
Due i fronti di intervento annunciati da Toninelli: la regolamentazione dei trasporti eccezionali e il piano di manutenzioni alle infrastrutture.
Il peso massimo di 108 tonnellate sarà ridotto. “Il mezzo che attraversava questo ponte nel momento del crollo pesava 107,6 tonnellate di pezzi divisibili. Stiamo inserendo con una legge delega al codice della strada una norma che consentirà il trasporto solo di pezzi indivisibili fino ad un massimo di 86 tonnellate”.
Interventi normativi previsti anche per ‘i ponti di nessuno’ (12 quelli sulla super) “viadotti e cavalcavia che oggi non hanno un proprietario lo avranno, e proprietà – ha aggiunto Toninelli – significa responsabilità”.
Più manutenzioni.
“Quello che vareremo nei prossimi anni sarà il più grande piano di manutenzioni alle infrastrutture già esistenti. Nell’aggiornamento al contratto di programma di Anas 2014-2020 andremo a rimodulare il 60-70% per la manutenzione dell’esistente, questo significa migliaia e migliaia di cantieri su tutto il territorio nazionale con altrettante imprese del territorio al lavoro”.
“Le manutenzioni – ha concluso Toninelli – consentono a noi, gente per bene, di andare a lavorare e di vivere la nostra quotidianità senza la paura che ci crolli un ponte sotto i piedi o sopra la testa”.
Incalzato dai giornalisti, Toninelli ha affrontato anche la questione della Tav. Il ministro dei Cinque Stelle ha ribadito di essere contrario a questo investimento.
“Vogliamo impiegare i miliardi necessari per la Tav per altri interventi necessari. Il Ponte Morandi di Genova e di Annone ci ha insegnato una lezione, è necessario investire per la manutenzione per evitare che si ripetano tragedie simili”.