Ieri, domenica, la toccante cerimonia della posa della pietra d’inciampo in memoria del mugnaio Ernesto Cattaneo
Presenti la figlia Maria e i nipoti: “Nostro nonno un uomo semplice che non si è voltato dall’altra parte”
OLGIATE – Un uomo semplice che non si è voltato dall’altra parte e ha scelto la libertà e la giustizia, consapevole dei rischi che questa decisione poteva portare a se stesso e alla sua famiglia. Erano davvero tante le persone che ieri, domenica, hanno voluto ricordare la figura di Ernesto Cattaneo, mugnaio di Olgiate Molgora, morto nel gennaio del 1945 nel campo di concentramento di Gusen, dove era stato tradotto perché accusato di aver fornito farina e vivere ai partigiani.
Davanti alla sua casa in via Pilata, lì dove la strada si stringe trasformandosi in strettoia, è stata posata, grazie a una sollecitazione dei familiari subito colto dall’amministrazione comunale, una pietra di inciampo per rendere memoria viva la testimonianza di Ernesto, arrestato a Olgiate nel 1944 e mai più tornato a casa.
Presenti la figlia Maria Cattaneo, insieme ai nipoti Ernesto, Roberto, Alberto, Maurizio, Paolo e Cesare Cattaneo e alle nipoti Gabriella e Patrizia Consonni, quest’ultima promotrice dell’iniziativa “In nome del pane” volta a ricordare il nonno Ernesto anche con un’installazione ospitata nella chiesina di Beolco.
Una cerimonia sentita e molto partecipata, presentata da Michela Mannari e impreziosita dalla presenza degli studenti delle classi terze A, B e C delle scuole medie di Olgiate che hanno accompagnato musicalmente il momento celebrativo.
Il sindaco di Olgiate Giovanni Battista Bernocco ha ricordato la posa di un’altra pietra d’inciampo, due anni fa, alla memoria di Paolo Carpi e ha voluto sottolineare come la figura di Cattaneo rappresenti un esempio per tutti noi: “Anche su voi ragazzi ricade oggi una responsabilità importante affinché mai venga umiliata la dignità umana”.
Parole a cui si è accodato il sindaco di Calco Stefano Motta: “Sono più di dieci anni che i nostri Comuni ricordano e celebrano insieme il 25 aprile, convinti della necessità di crescere nella cultura della pace, facendola abitare nei nostri cuori”.
Alberto Magni di Anpi ha invece posto l’accento sul fatto che la memoria “non è il passato, ma ciò che del passato rimane nel presente. Una pietra d’inciampo non serve a farci inciampare nel passato, ma a illuminare il presente, portandoci a interrogare se ha ancora valore, oggi, portare farina ai partigiani, avere cura degli altri, sostituire l’io con il noi”.
Alberto Franchi ha invece illustrato il progetto Stolpersteine di Guenter Demnig che si è concretizzato con un ulteriore tassello proprio a Olgiate: “Oggi la sofferenza della famiglia Cattaneo, custodita in silenzio, diviene pubblica e resta testimone per tutti”.
Non poteva mancare un ricordo dei familiari con il nipote Roberto chiamato a dar voce a tutti i cugini: “Nostro nonno ha perso tutto, ma ha vinto per sempre. Siamo orgogliosi del coraggio con cui ha affrontato il rischio della sua scelta. Ci hai mostrato quanto sia costato caro e quanto sia prezioso il dono della libertà”.
Da ieri tutti potranno ricordare quel gesto grazie alla pietra d’inciampo posizionata a terra e benedetta dal parroco don Emanuele Colombo.
Un momento vibrante reso ancora più emozionante e commovente dalle struggenti noti dell’Alleluja di Cohen, interpretata dalla pronipote Lavinia Cattaneo, che ha poi lasciato chiudere la cerimonia agli studenti delle scuole medie chiamati a intonare il celebre brano partigiano “O bella ciao”.
Le iniziative in vista del 25 aprile proseguiranno sabato 13 con l’evento “Arte significante, memoria significata”, approfondimenti e sguardi a cura di Luca Nava con la partecipazione del gruppo “Arteincomune”. L’evento si terrà in sala consiliare alle 17. La settimana successiva invece, sabato 20 aprile, avrà luogo presso il teatro dell’oratorio la presentazione del libro “A Milano è morto l’arciprete” con le autrici Enrica Bolis e Clara Tacchini che dialogheranno con Alberto Magni.
La sera di mercoledì 24 invece presso il Polo Culturale di Arlate verrà presentato il libro “Il convoglio” di Franco Meroni e si terrà il concerto multimediale di Maurizio Padovan “Il prezzo della libertà”. Infine giovedì 25 aprile si terranno come da consuetudine nei comuni di Brivio, Calco e Olgiate le celebrazioni ai rispetti monumenti ai caduti e seguirà il corteo dalla scuola primaria di Brivio fino al cippo dei Partigiani.
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