Pescate. Problema trasporti eccezionali: il Prefetto chiama a raccolta le parti

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Il Prefetto Sergio Pomponio

Giovedì 13 marzo convocata una riunione preliminare sulla questione che vede contro sindaco di Pescate e autotrasportatori

Il Prefetto chiede dati sulle autorizzazioni in corso per analizzare il problema nel dettaglio

LECCO – Il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio si dice disposto a convocare un “Tavolo finalizzato all’esame delle problematiche di natura amministrativa attinenti ai trasporti eccezionali”, indicendo pertanto una “riunione preliminare per giovedì 13 marzo”.

Così si legge nella nota diramata in giornata dalla Prefettura di Lecco a firma dello stesso Prefetto, in riferimento alle ormai note vicende che vedono di fronte il sindaco di Pescate Dante de Capitani intenzionato a non concedere il permesso di transito ai trasporti eccezionali sulla rampa di accesso alla SS36 in direzione Lecco e gli autotrasportatori rappresentati dalla FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani) Lombardia contrari alla presa di posizione del sindaco e pronti a scendere in strada per protestare (vedi articolo).

Il Prefetto, nell’ottica della convocazione di un vero e proprio Tavolo di confronto ritiene necessario “conoscere l’entità della questione e in dettaglio se vi siano richieste di autorizzazione, pendenti o già evase (con relativo esito), nel corso del 2025”, come riportato nella sua stessa comunicazione rivolta ai diversi soggetti coinvolti.

Dati questi che il Prefetto ritiene “fondamentali per esaminare la natura, la dimensione e le prospettive di soluzione della problematica, per il cui esame tecnico è indetta una riunione preliminare fissata per giovedì 13 marzo, alle 11:00, che sarà presieduta dal Capo di Gabinetto della Profettura di Lecco”.

La riunione rappresenta dunque un tentativo di mediazione per bilanciare le esigenze di sicurezza stradale con quelle del comparto trasporti. In attesa dell’incontro, la situazione tuttavia resta tesa, con il settore degli autotrasporti che continua a manifestare preoccupazione per le ripercussioni economiche del divieto. La giornata di iovedì sarà cruciale per comprendere se esistano margini di mediazione o se la protesta proseguirà nelle prossime settimane.