La Giunta ha dato il via libera definitivo al piano Marasche: dopo la firma della convenzione, inizieranno i lavori
Al posto dell’area verde situata lungo la Sp 342 tra Decathon e Venete Cucine sorgeranno tre nuovi edifici commerciali
OSNAGO – “Nessuno oggi accoglierebbe la proposta di inserire in un piano urbanistico una nuova “grande struttura di vendita”, ma nessun amministratore responsabile, in uno stato di diritto, può ledere i diritti acquisiti e consolidati di un operatore privato, né esporre l’ente che rappresenta al rischio di pesanti penalità giudiziarie e finanziarie”.
Si riassume in queste parole il pensiero della Giunta guidata da Paolo Brivio sul famigerato Piano Maresche, approvato definitivamente nella seduta di sabato 18 maggio.
A giugno la stipula della convenzione con la SaFer di Brescia
L’iter prevede ora la stipula della convenzione tra il Comune e i lottizzanti e di seguito l’avvio delle procedure edilizie. L’approvazione giunge al termine di un lungo procedimento amministrativo che ha visto al centro la proposta di lottizzazione avanzata dalla società Sa- Fer di Corte Franca in provincia di Brescia. La stessa, per intenderci, che ha realizzato l’Esselunga di Lecco.
Adottato a fine marzo e presentato in Consiglio comunale nella seduta del 4 aprile, il piano prevede la realizzazione di tre imponenti edifici commerciali nell’area attualmente verde (circa 32mila metri quadrati) situata tra il Decathlon e lo stabilimento di Veneta Cucine, all’interno dei quali dovrebbe trovare spazio, in base alle indiscrezioni finora circolate, un centro fai da te – bricolage, uno di elettronica e un fast food.
Spariranno 32mila metri quadri di verde
Il piano di lottizzazione riguarda una superficie lorda di pavimento di 8.904 mq, frutto di un ridimensionamento avvenuto negli anni. L’area destinata alla grande distribuzione, non alimentare, sarà di circa 7mila mq. Produrrà oneri di urbanizzazione per un milione e 600 mila euro e un milioni e 300mila euro circa di compensazioni viabilistiche (rotonda, controviali, sistemazioni degli innesti lungo la provinciale 342 dir, per mettere ordine tra i flussi di traffico e garantire sicurezza) e ambientali ( corridoi ecologici). Non solo, ma sono previsti oltre 206mila euro come compensazione di tipo socio economico, riferite al commercio al dettaglio e 179mila euro per altre compensazioni di tipo ambientale.
Tutele anche sul fronte dell’occupazione
L’amministrazione comunale ha anche ricevuto assicurazioni che una parte delle assunzioni nelle attività commerciali del Marasche (si prevedono da 60 a 80 nuovi posti di lavoro) saranno concordate con l’amministrazione comunale di Osnago.
Quanto agli oneri di urbanizzazione: “Date la tempistica di approvazione del Piano attuativo e la rilevanza delle risorse, è opportuno che sia la prossima amministrazione, magari coinvolgendo, almeno in parte, la popolazione, a decidere le opere a cui destinare gli oneri. Quello che si poteva fare, e che abbiamo fatto, era sostenere un serrato confronto, per minimizzare l’impatto ambientale e viabilistico del nuovo insediamento, e massimizzare i vantaggi economici, infrastrutturali e occupazionali che esso può sviluppare” puntualizza Brivio. Adottato a fine marzo, dopo aver ricevuto il via libera di Provincia e Regione, il piano è stato pubblicato per giorni all’albo pretorio.
Tre osservazioni giunte, tutte di tipo tecnico
Tre le osservazioni giunte, una delle quali fuori tempo massimo, ma egualmente considerata, da parte di soggetti che rappresentano imprese commerciali attive nei luoghi che saranno interessati dalla realizzazione delle opere compensative viabilistiche previste dal Piano attuativo lungo la provinciale 342 dir. “La giunta ha deliberato di accogliere parzialmente le 3 osservazioni, tutte riguardanti dettagli tecnici: si terrà conto di alcuni loro contenuti nella stesura dei progetti definitivi/esecutivi delle opere in questione”.
Un piano che si trascina da decenni
Il sindaco ripercorre anche la storia del piano, inserito nella pianificazione urbanistica comunale (l’allora Piano regolatore) dalle amministrazioni precedenti a quelle di Progetto Osnago.
Queste ultime (giunte Molgora e Strina) con atti urbanistici successivi hanno sensibilmente ridotto la superficie edificabile (conducendola a complessivi 7 mila metri quadri di superficie di vendita), previsto che le attività commerciali insediabili nell’area siano non alimentari (al fine di ridurre l’impatto del traffico), vincolato l’intervento all’autorizzazione commerciale della Regione e viabilistica della Provincia (emesse appunto nel 2018), previsto elevati oneri a carico dei lottizzanti (tra i più alti in Lombardia).
Approvato il piano, ora l’iter prevede la firma dal notaio della convenzione stipulata tra Comune e la Safer. “La mia amministrazione ha ottenuto dal confronto con la società proponente, di cui voglio riconoscere pubblicamente serietà e professionalità, importanti garanzie e compensazioni per il territorio e la comunità osnaghesi”.