Assemblea pubblica ieri sera in sala consiliare per parlare del piano commerciale Marasche, ai nastri di partenza nei prossimi giorni
Si parte dall’edificio che ospiterà il Mc Donald’s, davanti al quale verrà realizzata una rotonda sulla 342 dir. Subito anche la barriera di mitigazione ambientale
OSNAGO – Aprirà tra pochissimi giorni il cantiere del famigerato piano commerciale Marasche. La conferma è arrivata ieri sera, giovedì, durante l’incontro con la cittadinanza promosso dall’amministrazione comunale. Di fronte a una quarantina di persone, tra cui alcuni residenti in zona, consiglieri comunali ed ex amministratori, il sindaco Paolo Brivio e l’assessore ai Lavori pubblici Felice Rocca hanno spiegato i contenuti in pillole di una “vicenda urbanistica che viene da lontano e che oggi nessuno di noi si sognerebbe mai di realizzare in questo modo”.
Il progetto, in capo alla società bresciana Safer, prevede la realizzazione di un centro commerciale non alimentare su una superficie edile complessiva di 8.904 metri quadri di cui 8420 destinati al commerciale e 848 al terziario. La superficie di vendita in senso stretto è di 7mila metri quadri mentre verranno creati 331 stalli per le auto, 6 postazioni per le auto elettriche e 3572 metri quadri di verde con alberi e arbusti. L’intera operazione dovrebbe generare almeno 65 posti di lavoro, con particolare attenzione (questa la richiesta dell’amministrazione comunale) alle fasce deboli.
Si comincia dal Mc Donald’s
Tre gli edifici da costruire destinati a ospitare le attività commerciali e terziarie. Al momento, di ufficiale, è solo l’arrivo del Mac Donald’s che andrà a occupare il terzo edificio, quello più piccolino. In Municipio sono arrivate le richieste di permessi a costruire relativi a questo immobile, alla grande barriera di mitigazione ambientale da realizzare a est per mitigare l’impatto dei nuovi edifici e alla rotonda da costruire sulla provinciale 342 dir all’altezza del distributore Agip.
Nulla si sa ancora in merito alle attività che entreranno negli altri due edifici: “In quello grande era inizialmente previsto l’arrivo di un grande marchio internazionale, ma l’accordo tra gli operatori non si è perfezionato. Quindi sono previsti 4 o 5 negozi all’interno dello stesso capannone. Quanto all’altro capannone, i contatti tra operatori sono in fase avanzata, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna richiesta”.
Una manovra urbanistica imponente
L’imponente manovra urbanistica comporterà anche dei cambiamenti viabilistici di non poco conto con opere di urbanizzazione primaria stimate in 1.871.192 euro e di compensazione per 1.558.095 euro. Dalla rotonda davanti al nuovo comparto, da realizzare contestualmente a questo primo lotto di lavori del piano commerciale, ai controviali davanti all’ex Madigans e alla Ca’ di Matt in modo da disciplinare e rendere più sicuro l’accesso anche ai questi comparti commerciali e terziari situati lungo la provinciale.
Il Comune poi incasserà come opere di compensazione 206.850 euro da destinare a finalità socio economiche e 179.095 euro per compensazioni ambientali. 762Mila euro previsti come monetizzazione degli standard, 322mila gli oneri di urbanizzazione secondaria e 534mila il costo di costruzione presunto.
Residenti preoccupati dall’aumento di traffico nella zona
Aspetti, quelli viabilistici, su cui si sono concentrate le domande delle persone presenti tra il pubblico, preoccupate dalla mole di traffico che un simile comparto potrà generare. Il sindaco ha ribadito come la richiesta dell’amministrazione comunale sia sempre stata quella di mantenere separate la viabilità dei residenti in via Delle Marasche con quella in entrata e uscita dal nuovo centro commerciale.
Una richiesta esaudita perchè, oltre alla rotatoria davanti alla provinciale, gli avventori dei nuovi negozi potranno percorrere direttamente la strada ad hoc che, dalla rotonda della Fiera porterà al nuovo comparto.
Su prescrizione precisa della Provincia, i residenti in via delle Marasche e le persone dirette a Decathlon non potranno più svoltare a destra in via Martiri della Libertà per poi innettersi a sinistra verso il Decathon e raggiungere così casa, ma dovranno a loro volta effettuare un percorso ad anello arrivando alla rotondina davanti alla catena sportiva. Grazie alle strade di arroccamento, i comparti Decatlon, ex Madigan e il nuovo centro commerciale saranno raggiungibili a livello viabilistico dall’interno senza dover raggiungere a ogni costo la provinciale.
Dieci anni per completare l’insediamento e le opere di compensazione
I lottizzanti avranno 10 anni di tempo per realizzare tutto quello che la convenzione stipulata con il Comune prevede, tra cui sono ricomprese anche il miglioramento dell’innesto della rotonda di via della Tecnica e di via Olivetti, oltre che appunto i controviali davanti all’ex Madigan’s e alla Ca’ di Matt. Un particolare, quello del decennio a disposizione, che ha lasciato perplessi alcuni dei residenti, pronti a portare come esempio la riqualificazione incompiuta dell’ex area Madigan’s, contestando la situazione di degrado dell’area negli ultimi anni.
“Purtroppo gli interlocutori non ci rispondono più e non si sono mai presentati a firmare la convenzione. Faremo quanto nelle nostre possibilità per sbloccare questa situazione” ha rassicurato il sindaco, pronto a scommettere sulla serietà dei professionisti che stanno portando avanti il piano Marasche. I presenti non hanno potuto fare a meno di chiedere se questo maxi piano di insediamento commerciale doveva proprio prendere vita. “E’ una proposta che nasce da un’altra epoca e che ci siamo trovati a dover gestire dopo averla ridimensionata nel Pgt del 2014”. Una domanda che è andata di pari passo con quella sul futuro della Fiera e sul progetto di prolungamento della tangenziale Est, di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni. Aspetti, quest’ultimi, che approfondiremo in successivi articoli.