In fregio alla Sp 342 verranno realizzati tre edifici a destinazione commerciale
Si parla di un centro Fai da te, di un negozio di elettronica e di un fast food
OSNAGO – Piano Marasche, è ormai prossimo l’arrivo di un grande centro commerciale in fregio alla provinciale 342 dir.
La Giunta ha infatti dato il via libera nella seduta del 23 marzo alla procedura relativa al piano di insediamento produttivo e terziario relativo all’area situata lungo la Sp 342 dir. Il progetto prevede la realizzazione di tre edifici, all’interno dei quali dovrebbe trovare spazio, in base alle indiscrezioni finora circolate, un centro fai da te – bricolage, uno di elettronica e un fast food.
Un piano di ambito da anni bloccato
Un intervento, quello previsto tra il Decathlon e lo stabilimento di Veneta Cucine, bloccato da anni sulle carte del piano di governo del territorio che ora è ormai pronto a diventare realtà. Ieri sera, giovedì, il sindaco Paolo Brivio ha precisato in apertura di consiglio comunale lo status quo, ripercorrendo per sommi capi i punti salienti di un intervento destinato a far discutere e rivoluzionare l’assetto commerciale e viabilistico della zona.
Il piano è in pubblicazione ora
Il primo cittadino ha ricordato gli ultimi passaggi in Regione dove era stato chiesto un approfondimento delle opere di compensazione viabilistiche da effettuare con la provincia. “Questi passaggi hanno comportato la modifica di molti documenti previsti nell’attuazione del piano datata 1° aprile 2017”.
Ora, superati tutti i passaggi burocrati, la strada dovrebbe essere spianata. Il piano è ora in visione per 15 giorni, a cui seguirà un’altra finestra, sempre di 15 giorni, per le osservazioni. Dopodichè scatteranno i 60 giorni di tempo per le controdeduzioni: “A quel punto la Giunta, perché il piano è di sua competenza e lo portiamo oggi in consiglio per trasparenza e confronto, potrà proceder all’approvazione definitiva”.
I contenuti del piano
Il piano di lottizzazione riguarda una superficie lorda di pavimento di 8.904 mq, frutto di un ridimensionamento avvenuto negli anni. L’area destinata alla grande distribuzione, non alimentare, sarà di circa 7mila mq.
I proponenti, ovvero la società Safer di Brescia, nota per aver realizzato ad esempio l’Esselunga di Lecco, riconoscerà al Comune come aree standard a uso pubblico 8667 mq, monetizzando poi gli standard mancanti per un totale di 762mila euro, da versare all’atto della stipula della convenzione.
Prevista la rotonda di immissione al comparto
Tra le opere di urbanizzazione primaria prevista, pari a 1.871.000 euro sono previsti parcheggi, aree verdi, la rotonda di immissione sulla 342 dir a servizio del comparto, i sottoservizi, i fabbricati delle cabine per trasformazione energia elettrica, le rete di gas metano, telefonia, fibra ottica e 6 stalli per l’alimentazione auto elettriche.
Ammontano invece a circa 700-800mla euro gli oneri di urbanizzazione secondaria, i cui importi verranno definiti con esattezza una volta ottenuti i permessi a costruire.
1.370.000 euro di compensazioni viabilistiche e socio economiche
La SaFer dovrà riconoscere anche 1.370.000 euro come opere compensative in base a quanto richiesto dalla Regione a chi realizza interventi di grande distribuzione. Di questi l’ 85% va destinato a opere compensative di tipo viabilistico e 15% da destinare alle compensazioni socio economico.
Tra gli interventi concertati con la Provincia le opere di fluidificazione del traffico in corrispondenza della rotonda dell’Esselunga di Cernusco, di quella della fiera e dell’immissione sulla 342 per chi proviene da Ronco, la realizzazione di un controviale che, come in via John Lennon, permetta di raggiungere il nuovo comparto accedendo dalla rotonda della Fiera. Sempre da questa rotonda partirà poi il controviale diretto verso sud, per garantire l’accesso in sicurezza alle attività commerciali già presenti in fregio alla Provinciale.
Fondi anche per il commercio di vicinato
206mila euro verranno messi a disposizioni di compensazioni di tipo socio economico, riferite al commercio al dettaglio. “E’ noto che questo genere di attività soffrono la concorrenza dei centri commerciali – ha puntualizzato Brivio – . Per cui sono state previste due azioni sostanziali. Il primo è lo stanziamento di 40mila euro al mercatino dei produttori locali, in modo da sviluppare la filiera corta”.
“Il secondo intervento riguarda invece il coinvolgimento di partner competenti ed esperti che istituzionalmente rappresentano il piccolo commercio, come ad esempio Confcommercio, affinché si possa elaborare on loro un piano di azione del commercio al dettaglio nei comuni cintura. Si potrebbe, ad esempio, elaborare un piano di azione a supporto come accesso al credito, finanziamento di nuove attività commerciali, sicurezza, miglioramento capacità imprenditoriali”.
Ulteriore compensazione ambientale di 179mila euro
La convenzione con SaFer prevede un’ulteriore compensazione di tipo ambientale, pari a 179mila euro. Con questa somma si andrà a realizzare una barriera boschiva che mascheri l’intervento sul lato est dall’area rurale e una serie di azioni sul torrente Molgora tra le linee Carnate Lecco e Carnate – Ponte San Pietro.
L’appalto delle opere compensative viabilistiche verrà esercitato dai proponenti. “Abbiamo stabilito che i ribassi della gara saranno destinati all’ adeguamento dell’immissione nella rotonda su via Olivetti”.
Cronoprogramma
La convenzione prevede che tutte le opere debbano essere realizzate entro 10 anni dalla firma dell’accordo. Entro un anno dovrà prendere vita anche il progetto esecutivo delle opere compensative, che andranno realizzate entro 4 anni dalla presentazione dei progetti esecutivi.”E’ chiaro che alcuni interventi, come quelli relativi al controviale di accesso, sono di interesse prioritario anche per gli stessi proponenti. Sull’attuazione degli altri, sarà cura della prossima amministrazione vigilare attentamente”.
Con il Piano Marasche un tesoretto mai visto
Brivio ha poi terminato il suo lungo intervento ricordando come, al di là delle compensazioni, il piano Marasche porterà nelle casse del Comune qualcosa come 1.600.000 euro solo tra oneri e monetizzazione degli standard. “Somme mai viste, sulla cui destinazione dovrà pronunciarsi la nuova amministrazione comunale dopo il voto del 26 maggio. Tengo solo a precisare che in conferenza dei servizi abbiamo portato avanti una logica di sistema territoriale per portare benefici, sia a livello viabilistico che socio economico, a tutto il territorio limitrofo”.
Come prevedibile la presentazione del Piano Marasche ha acceso il dibattito in consiglio comunale. Ne daremo conto in un ulteriore articolo.