Ieri pomeriggio, a Robbiate, l’incontro tra i sindaci e le famiglie degli studenti iscritti alle scuole superiori di Bergamo
“Basta parole: giovedì iniziano le scuole e non vogliamo passare un altro anno così”: genitori, ragazzi e sindaci lamentano la disparità di trattamento con le altre stazioni della linea Bergamo – Carnate
PADERNO – Una navetta in più all’andata, sfasata di un quarto d’ora rispetto a quella attuale, con fermata anche a Bergamo Ospedale e, soprattutto, dei bus sostitutivi per il ritorno che possano mandare in soffitta la combinazione attualmente in vigore della navetta e treno che ha evidenziato lacune e tempi lunghi.
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, gli studenti (e con loro i genitori) frequentanti le scuole superiori a Bergamo tornano a chiedere a gran voce di poter contare, stante la chiusura della circolazione ferroviaria tra Ponte San Pietro e Bergamo per i lavori di raddoppio sulla linea, su un sistema di trasporto più veloce e più efficiente rispetto a quello attuale.
Ieri pomeriggio, gli amministratori di Robbiate, Paderno e Verderio, con l’aggiunta anche di Merate, hanno incontrato le famiglie per aggiornarle sui passi fin qui compiuti per sollecitare gli attori coinvolti a prendere in considerazione anche le esigenze della stazione di Paderno e del bacino di utenza, tutt’altro che secondario, che si rivolge a questo scalo ferroviario. In prima fila, seduto tra le famiglie, anche Francesco Ninno, rappresentante del Comitato dei pendolari del Meratese.
Marco Magni, sindaco di Robbiate, ha dato lettura dell’ultima missiva inviata a Trenord e per conoscenza all’assessore regionale Lucente, ai Prefetti di Lecco e Bergamo e alla presidente della Provincia di Lecco, in cui si ribadiscono le richieste inoltrate già mesi fa mentre il collega di Paderno, Gianpaolo Torchio ha evidenziato, senza nascondere delusione e scontento, come tutte le domande siano rimaste finora lettera morta, anticipando di voler coinvolgere ora nella partita anche il Prefetto di Lecco.
“Non possiamo iniziare un altro anno scolastico così” sono sbottati genitori e ragazzi presenti in sala consiliare a Robbiate, raccontando i tanti disservizi di un sistema, quello integrato tra navetta da Bergamo fino a Ponte e poi treno fino a Paderno, con cui non vorrebbero aver più a che fare nei prossimi mesi. “I ragazzi tornano a casa tardissimo, restano ad aspettare i pullman in strada e quando arrivano in stazione hanno perso la coincidenza con il treno” hanno spiegato, evidenziando come in molti si siano trovati poi ad andare a prendere i figli direttamente a Calusco, dove gli studenti arrivano direttamente con la navetta. “Quando chiuderà anche il ponte di Brivio, non potremo neanche più fare così perché sarà tuto imballato. Servono delle navette anche per il ritorno”.
Istanze che gli amministratori ieri presenti hanno recepito e condiviso, riconoscendo l’urgenza di muoversi subito: “Siamo stati tra le prime stazioni a ottenere il servizio navetta diretto per Bergamo all’andata – ha puntualizzato Torchio -. Prevedere il ritorno sembrava impossibile, ma ora scopriamo, buon per loro, che a tutte le altre stazioni è stato garantito questo servizio. Non possiamo restare gli unici senza”. Torchio ha portato l’esempio della stazione di Calolzio, che rimasta senza alcun servizio fino a poco tempo fa, ha ora ottenuto due navette dirette per l’andata e tre per il ritorno.
Dal canto suo il neo sindaco di Merate Mattia Salvioni ha promesso di contribuire alla causa: “Cercherò di capire come si può dare una spinta alla situazione, coinvolgendo in primis i consiglieri regionali che oggi avrebbero dovuto essere presenti ma non hanno potuto per via del Consiglio comunale e interpellando anche l’agenzia del trasporto pubblico locale. Il fatto che Lecco sia inserita con Como e Varese mentre Bergamo sia un’altra agenzia a parte non agevola sicuramente l’interlocuzione, ma è una strada da percorrere”. Il primo cittadino ha anche lanciato la proposta di fare un viaggio di ritorno insieme agli studenti per registrare tutte le inefficienze di questa modalità e chiedere a voce ancora più alta di ricevere lo stesso trattamento delle altre stazioni della linea.
Tra le richieste avanzate da un gruppo di studenti anche quella di prevedere, così come era con la linea ferroviaria, la fermata a Bergamo Ospedale: “Non non abbiamo la navetta diretta neanche all’andata e il ritorno è un viaggio della speranza” hanno detto sconsolati all’idea di dover ricominciare un anno scolastico nelle medesime condizioni di quello appena concluso.
I sindaci hanno chiesto a studenti e famiglie di annotare e registrare in maniera precisa e continua tutti i disservizi riscontrati giorno dopo giorno, in modo da poter ribattere con numeri e statistiche a quelli che vengono snocciolati dagli organizzatori del servizio. “Ne va del vostro tempo vita, impegnatevi presidiando il servizio in modo che possa essere fatto bene quello che è stato promesso e si possa ottenere quello che desideriamo”.