Mulino di Valmadrera, lezioni di restauro conservativo col Politecnico

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Mulino di Valmadrera Politecnico Lecco

I ragazzi chiamati a proporre interventi per ‘dare vita’ alla struttura

C’è la volontà di creare una struttura su misura per i giovani e in grado di accogliere le attività associative

VALMADRERA – Prima lezione del laboratorio di restauro conservativo al Mulino di Valmadrera per gli studenti del Politecnico di Lecco. Accompagnati dal sindaco Antonio Rusconi, Katiuscia Vassena dell’Ufficio Tecnico e la professoressa Alessia Silvetti, i ragazzi hanno potuto osservare il compendio, evidenza e testimonianza dell’architettura del territorio, che sono chiamati a salvaguardare e conservare, proponendo anche interventi mirati al riutilizzo degli spazi, per continuare a ‘dare vita’ al passato.

Ad arricchire il pomeriggio la presenza di Lorenzo Vassena, con il racconto della storia dell’edificio, delle sue modifiche e del lavoro che ha visto occupati molti valmadreresi. L’attività sviluppata con il Politecnico attiva delle buone pratiche per la conoscenza, fondamentale per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, attraverso le fasi della ‘mappatura’ del patrimonio e successivamente alla definizione di un progetto di ‘riuso’, anche tramite pratiche di rigenerazione culturale che consentiranno al Mulino di tornare a far parte della vita della comunità.

Valmadrera compendio Mulino

Nel progetto con il quale il Comune ha partecipato al Bando del GAL Quattro Parchi Lecco Brianza ‘Incentivi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio rurale’, è prevista la dotazione di una struttura e di un’area su misura per i giovani, con proposte didattiche in spazi adeguati provvisti di attrezzature tecnologiche. Non solo: anche di creare uno spazio che funga da stimolo per la vitalità e il protagonismo delle realtà come la Scuola di Formazione Professione Aldo Moro, che offre diversi percorsi formativi ai giovani, e la Cascina Don Guanella, che si occupa di accoglienza, cura, formazione e inserimento lavorativo di giovani a grave rischio di esclusione sociale. Non meno importante poi la partecipazione delle associazioni locali, attualmente molto interessate a tenere viva la memoria locale.

“Per l’Amministrazione è importante il contributo dei giovani studenti – ha sottolineato Rusconi – quale fucina di nuovi suggerimenti che, grazie alla visione del futuro, possa suggerire nuove espressioni per un intervento condiviso e costruttivo per porre in essere un punto di riferimento della comunità, accostandosi in un campo di studio oltremodo vasto e complesso come il restauro”.